Il Piemonte, grazie a 5 milioni di dosi di vaccino sommnistrate, resta “zona bianca”: basso l’impatto sugli ospedali dei nuovi positivi
Con 29.786 persone che ieri, giovedì 5 agosto, hanno ricevuto il vaccino contro il Covid, di cui 18.327 la seconda dose, il Piemonte ha valicato quota 5 milioni di inoculazioni effettuate.
«Abbiamo superato un altro traguardo importante che caratterizza l’andamento sostenuto della nostra campagna vaccinale – sottolineano il presidente Alberto Cirio, e l’assessore Luigi Genesio Icardi – Ora dobbiamo proseguire con la stessa determinazione per mettere in sicurezza il maggior numero possibile dei nostri concittadini. Un grazie a tutti coloro che da mesi, con grande dedizione, in ogni angolo del Piemonte, sono impegnati nelle vaccinazioni. Ed un grazie anche ai piemontesi di ogni età che scelgono di vaccinarsi, per tutelare la loro salute e quella degli altri».
Dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 5.007.471 dosi (di cui 2.253.728 come seconde), corrispondenti al 95,6% di 5.238.480 finora disponibili per il Piemonte. La percentuale è inferiore a quella di ieri perché comprende i nuovi caricamenti di Pfizer.
L’avanzamento della campagna vaccinale ha effetti evidenti sul settimanale report del Ministero Salute e dell’Iss. Nella settimana dal 26 luglio al 1 agosto in Piemonte continua a confermarsi basso l’impatto dell’epidemia sui servizi ospedalieri, con un tasso di occupazione dei posti letto che resta invariato rispetto alle tre settimane precedenti per quanto riguarda i posti letto ordinari (1%) e sale leggermente da 0 a 1% per le terapie intensive.
Il numero dei nuovi casi segnalati aumenta rispetto alla settimana precedente, ma in misura minore. L’Rt puntuale calcolato sulla data di inizio sintomi cresce passando da 1.81 a 1.93 e la percentuale di positività dei tamponi sale al 2% (era 1%). Aumentano i focolai attivi, i nuovi e il numero di persone non collegate a catene di trasmissione note. Nonostante si registri una maggior diffusione del virus a livello regionale, il valore dell’incidenza ancora contenuto e i numeri molto bassi di ricoveri concorrono favorevolmente a mantenere la nostra regione in zona bianca.