Indagine epidemiologica sull’area Trinese: ecco i risultati

Il dottori Salerno e Panella hanno analizzato tutte le cause di morte comprese nell’arco temporale 1970-2013. Gli andamenti di tumori celebrali, leucemie e mesoteliomi

Nelle scorse settimane è stata conclusa una nuova indagine epidemiologica da parte dell’Osservatorio Socio-ambientale Trinese condotta dal Dr. Christian Salerno e dal Prof. M. Panella del Dipartimento di Medicina Traslazionale di Novara, Università Piemonte Orientale.
Tale ricerca ha riguardato la mortalità per tutte le cause dal 1970 al 2013 che ha fornito un quadro epidemiologico e sanitario della comunità Trinese in un periodo di tempo molto ampio, superiore ai 40 anni di osservazione con circa 5000 decessi totali.
Il Dr. Christian Salerno precisa che per la prima volta in una realtà con insediamenti nucleari sono stati presi in considerazione anche gli anni 70, lavoro questo non semplice in quanto all’epoca sui certificati di morte risultava riportato solo il comune di decesso e non quello di residenza, pertanto per il decennio 1970-1979 è stato necessario un lavoro preliminare di integrazione e verifica attraverso il consulto manuale degli atti di morte conservati presso Ufficio Anagrafe.
Questo studio era necessaria al fine di verificare eventuali variazioni nella qualità di vita sociale e di salute della popolazione oggetto di studio dinanzi ai notevoli e massicci cambiamenti che si sono verificati sul territorio: prosegue l’epidemiologo chiarendo che grazie all’analisi dei dati sin dal 1970 si riesce ad analizzare lo stato di salute di una comunità in un periodo caratterizzato da un cambiamento socioeconomico epocale, con una trasformazione del mercato del lavoro e un passaggio dalle campagne alla fabbrica, intensificato dall’insediamento di numerose industrie che stavano sorgendo e/o appena sorte sul territorio di Trino e delle zone limitrofe.
Procedendo alle considerazioni per singole patologie lo studio ha dato certamente un quadro completo e solido delle tre principali problematiche sanitarie di Trino che riguardano i tumori celebrali, leucemie e mesoteliomi.
Per quest’ultimo il quadro di forte incremento, rientra in quello del distretto casalese molto influenzato dalla presenza dell’azienda Casalese Eternit. Tale ricerca, sempre per quanto concerne i mesoteliomi, mostra eccessi per gli anni 70-79 nel sesso femminile che possono essere probabilmente associati ad un rischio ambientale o più specificatamente para-occupazionale ovvero alla conseguenza del lavaggio degli indumenti di lavoro indossati dai mariti.
I tumori celebrali e le leucemie sembrano nel loro complesso avere andamenti diversificati: i primi hanno una tendenza alla riduzione negli ultimi 10-15 anni, mentre le leucemie segnano una forte impennata che sembra riguardare indistintamente uomini e donne.
Gli incrementi per il totale tumori concentrati negli uomini e partire dagli anni 80 fanno propendere per un eccesso legato all’indotto occupazionale confermato anche da una latenza di esposizione di 20-30 anni e l’assenza di eccessi negli anni 70 ove presumibilmente si stava subendo un’esposizione silente senza manifestazioni cliniche.
Per i tumori celebrali lo studio “caso-controllo”, seppur nell’eseguità numerica dei questionari su cui si basa, ha confermato come principali fattori di rischio l’aver lavorato e/o vissuto nei pressi dell’ex Fonderia e la vicinanza all’area dei cementifici; non sembra invece rivestire un fattore di rischio il fumo di sigaretta e aver avuto un decesso oncologico tra i parenti. Come ulteriore fattore di rischio nella coorte dei soggetti più anziani risulta l’aver prestato servizio nel settore agricolo.

Detto questo, il Ricercatore, conferma che i dati attuali a disposizione mostrano un trend in riduzione per le neoplasie dell’encefalo ma nei prossimi anni l’OSAT monitorerà la situazione attentamente visto che l’andamento degli ultimi 40 anni per tale sede tumorale ha già evidenziato alcuni decrementi seguiti da forti picchi.

Il Trend in crescita per le leucemie sarà certamente oggetto di analoghi approfondimenti anche alla luce delle ricerche tramite utilizzo di dati di ricovero che potranno certamente fornire maggiori chiarimenti in quanto tale patologia tumorale, a differenza di quella celebrale, presenta un tasso di letalità inferiore che negli ultimi anni si attesta sul 35-40%.
Infine il Dr. Salerno ha comunicato l’inizio di una nuova indagine dell’Osservatorio che prevede a partire da settembre la raccolta attiva e prospettica con l’invio dei questionari presso i parenti dei deceduti Trinesi man mano che si verificheranno in modo da avere un quadro più rapido delle cause di morte visto il ritardo fisiologico di 18/24 mesi da parte dell’ISTAT di fornire i dati di morte.

 

Tutte le ricerche dell’OSAT sono disponibili sul sito del Comune di Trino a questo indirizzo:

http://www.comune.trino.vc.it/articoli/ambiente-politiche-sociali/osservatorio-socio-ambientale-trinese