Ingegnere vercellese evasore totale, ma fatturava per 900mila euro…

Il professionista scoperto dalla Guardia di finanza: emetteva parcelle “gonfiate” a un’azienda del Sud Italia

Da un normale controllo della Guardia di Finanza di Vercelli per la mancata presentazione della dichiarazione dei redditi è nata un’indagine più delicata. Il Nucleo di polizia tributaria, infatti, ha verificato l’attività di un ingegnere vercellese, che aveva eseguito prestazioni professionali nei confronti di una ditta del sud Italia, impegnata nell’esecuzione di importanti opere edili. I controlli hanno fatto emergere che l’azienda non aveva assolutamente le strutture, il personale ed i mezzi idonei al completamento delle opere per le quali lo studio ingegneristico aveva fatturato consulenze per un totale di oltre 900mila euro di imponibile e 170mila euro di Iva. Gli importi venivano pagati con assegni circolari intestati all’ingegnere vercellese, il quale li trasformava in contanti restituendoli alla ditta edile cliente al netto di una commissione trattenuta per l’illecito servizio reso. In questo modo il cliente poteva iscrivere nel proprio bilancio costi inesistenti e ridurre in maniera artificiosa le tasse da pagare. Il professionista è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Vercelli per omessa dichiarazione dei redditi, emissione di fatture false e riciclaggio. E’ stato anche chiesto il sequestro del patrimonio del professionista.

(Leggi sulla prima pagina del Corriere eusebiano in edicola da venerdì 13 aprile)