La città di Vercelli ha salutato i pellegrini “speciali” di InsuperAbile che hanno ripreso il cammino verso Roma

E’ giunto, come da programma, venerdì scorso a Vercelli un gruppo di pellegrini “speciali”, cinque equipaggi composti da due persone, più altri singoli. I viaggiatori fanno parte del progetto InsuperAbile che vuole promuovere un messaggio di inclusione e spirito di solidarietà verso chi presenta disabilità. Si tratta di una staffetta di 1.000 chilometri, lungo la Via Francigena italiana, percorsi a piedi o su biciclette “speciali”, partita dal gran San Bernardo il 14 agosto, con arrivo previsto a Roma il 12 settembre.

I pellegrini di InsuperAbile sono giunti a Vercelli partendo da Viverone e sono stati accolti nella suggestiva cornice della Basilica di Sant’Andrea.

I viaggiatori portano con loro dei bordoni, cioè dei bastoni da pellegrino, come si usava già in epoca medievale, uno di questi bordoni è particolarmente prezioso: ha circa 200 anni e viene dalla chiesa di Monte Rosi in provincia di Viterbo. Tra i cinque bordoni, uno sarà scelto per essere offerto in dono al Papa, quando la comitiva raggiungerà Roma. Unitamente al bastone i pellegrini doneranno al Santo Padre anche un’ampolla che contiene acqua santa benedetta al Gran San Bernardo, punto di partenza del pellegrinaggio. Ogni bordone sarà arricchito, strada facendo, da spilline, stemmini, piccoli oggetti simbolici che ognuna delle località toccate dal viaggio vorrà donare, così al termine dell’impresa il bastone sarà la testimonianza di tutte le tappe e anche di tutti i nuovi amici conosciuti lungo il percorso. «Anche Vercelli ha offerto il suo ricordo – spiega l’assessore comunale vercellese Gianna Baucero – in segno di benvenuto e con l’augurio di un buon viaggio, ma anche come un saluto ideale al Pontefice».