La giunta regionale ha approvato il bilancio 2012

L’assessore Quaglia: “Una manovra di rigore e trasparenza. Obiettivi sono il recupero del debito e la riqualificazione della spesa pubblica”

Nella seduta di venerdì 30 settembre della Giunta regionale sono stati approvati i disegni di legge “Bilancio di previsione per l’anno finanziario 2012” e “Legge finanziaria per l’anno 2012”. Lo annuncia l’assessore regionale al Bilancio, Giovanna Quaglia.

“Abbiamo lavorato – spiega Quaglia per far fronte al disavanzo di oltre un miliardo di euro ereditato dalla precedente amministrazione, senza incrementare ulteriormente l’indebitamento della Regione e soprattutto senza aumentare le tasse ai cittadini piemontesi. Un impegno preciso che il presidente Cota si è assunto e che abbiamo mantenuto nonostante i pesanti sacrifici imposti delle due manovre correttive dettate dall’Unione europea. La situazione del Piemonte, lo voglio ricordare, è particolarmente grave: a causa delle acrobazie contabili degli anni passati, oggi il debito complessivo, sommando derivati, sovrastima delle entrate tributarie e cancellazione di impegni,  ammonta a circa 6,6 miliardi di euro, cifra che equivale a un debito annuale di 400 milioni a carico del bilancio regionale. Un quadro molto difficile che impone, se non vogliamo più prendere in giro i piemontesi, trasparenza e rigore nelle nostre scelte”.

“Il disegno di legge di previsione del bilancio 2012 – aggiunge l’assessore al Bilancio – si caratterizza per alcuni aspetti importanti:  la riduzione dell’autorizzazione a nuovi mutui, scesa a 500 milioni di euro, ma in particolare un meccanismo che consente di assorbire una parte consistente del disavanzo, circa 800 milioni di euro, in un arco di tempo pluriennale”.

Un’opportunità per il nostro bilancio: a fronte infatti di entrate pari a 9,3 miliardi di euro di fondi regionali, le uniche spese autorizzate sarebbero quelle inderogabili e obbligatorie,  come quelle per la sanità, il funzionamento  dell’ente e la quota regionale di cofinanzimento Ue. Secondo l’assessore “senza questa soluzione, saremmo costretti a far fronte, con soli 400 milioni di euro, a tutte le altre attività in capo alla Regione: una situazione insostenibile”.

“Come lo scorso anno, si tratta di un documento tecnico che consente di aprire la discussione in Commissione e in Consiglio regionale – prosegue Quaglia – La Regione deve fare i conti con le risorse reali a disposizione. E’ evidente che l’obiettivo deve restare  il recupero dell’indebitamento. Presentiamo strumenti per  proseguire  e accelerare le politiche orientate alla riqualificazione della spese correnti della Regione, alla valorizzazione degli asset patrimoniali, alla eventuale dismissione delle società partecipate non strategiche e  al contenimento delle spese fisse del personale, non solo con lo strumento della non sostituzione del turn over, ma anche attraverso la riorganizzazione della macchina regionale”.

Già nel disegno di legge della manovra finanziaria è previsto un Piano delle alienazioni e di valorizzazione del patrimonio immobiliare, attraverso un fondo comune di investimento promosso dalla Giunta regionale e da altri enti locali.

Un’altra novità importante della manovra finanziaria riguarda la destinazione di una percentuale pari allo 0,1% di quanto riscosso a titolo di addizionale Irpef per il pagamento delle attività culturali.