La Processione delle Macchine più forte del maltempo: tanta gente lungo le strade

Il passaggio della processione in piazza Cavour (Foto R. Lanza)

Fino all’ultimo, con lo sguardo rivolto al cielo, per trovare conferma delle previsioni meteo, che annunciavano tregua nella pioggia. Si è svolta regolarmente, senza essere rovinata dal maltempo, la Processione delle Macchine a Vercelli, tradizionale appuntamento del Venerdì Santo, momento ricco di devozione e suggestione. Una per una le “macchine”, l’unica non presente è stata quella di Gesù nell’orto degli ulivi della Confraternita di Santa Caterina, portate in spalla da tanti volontari, delle confraternite e dei corpi militari, si sono messe in marcia, seguite dai fedeli. Che via via son cresciuti di numero, quando è diventata realtà la certezza che la processione avesse luogo, lungo le vie del percorso, da via Guala Bicheri, piazza Sant’Eusebio, piazza D’Angennes, via Duomo, via Gioberti, piazza Cavour, con suggestive immagini proiettate sulle facciate dei palazzi che su questa si affacciano, via Galileo Ferraris fino al rientro in Sant’Andrea, dove c’è stata la benedizione finale dell’arcivescovo, mons, Marco Arnolfo.

«Lasciamoci provocare dalla presenza di Maria ai piedi della Croce, in atteggiamento di sofferenza – ha detto l’arcivescovo di Vercelli mons. Marco Arnolfo – Maria ci insegna a mantenere la fede in Dio perché sa che quella scena tragica, della Crocefissione di Gesù, non è l’ultima parola. Maria si apre al suo dolore, perché diventi germoglio. Un dolore che trova sfogo nell’amore. Impariamo da Maria ad uscire dai nostri dolori».

L’arcivescovo nel venerdì santo ha invocato poi la Pace: «Maria, che ha visto suo figlio umiliato, torturato e ucciso, ci invita a non cadere nella follia di avere guerre fratricide. Questa Pasqua porti il dono della pace a questa umanità, che non conosce più il rispetto. Gesù ha iniziato un’umanità nuova, che stenta però ad attecchire in noi». Partecipata e composta la processione delle Macchine, con le meditazioni delle sorelle della Fraternità della Trasfigurazione e i canti della Cappella Musicale Eusebiana diretta da mons. Denis Silano.