La Regione Piemonte conferma le regole restrittive: nessuna apertura
Come annunciato già ieri il Piemonte, sulla falsariga di quanto deciso nella vicina Lombardia, prosegue con la linea del rigore per il contenimento del coronavirus congelando le timide aperture ad alcune tipologie commerciali annunciate solo sabato dal governo centrale. Tutte le regole in vigore in questo momento sul territorio regionale saranno prorogate fino al 3 maggio. Restano quindi chiuse anche le librerie, le cartolibrerie e i negozi di abbigliamento per l’infanzia.
Resta salva, però, la possibilità di vendita con consegna a domicilio per tutte le diverse categorie merceologiche.
Lo ha comunicato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che ieri mattina ha convocato una Giunta per affrontare il tema dell’ordinanza che diventerà presto operativa.
D’altro canto, leggendo le cifre statistiche, si comprende come quella piemontese resti ancora una situazione critica in termini di diffusione del contagio. Probabilmente anche per questo le autorità regionali mostrano una grande cautela in vista delle scelte da effettuare nelle prossime settimane.
«Capiamo bene la difficile situazione che stanno vivendo i nostri commercianti – sottolinea l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte Vittoria Poggio – ma le esigenze di tutela della salute ci impongono queste scelte. Non li lasceremo però soli, non soltanto sostenendoli in ogni forma di vendita a domicilio oggi, ma soprattutto con misure economiche specifiche di risarcimento per chi, come loro, ha subito insieme alla chiusura anche la concorrenza della grande distribuzione».
Martedì, inoltre, la Giunta proseguirà il suo confronto con il Politecnico di Torino e le categorie, settore per settore, con l’obiettivo di definire un documento da proporre al governo ed essere pronti, non appena le condizioni lo consentiranno, ad un piano di riapertura delle attività produttive nel rispetto della sicurezza.
Sempre martedì, insieme a prefetture ed Ance verrà fatto anche un approfondimento sulla situazione dei cantieri.