La sala giochi chiusa dalla Questura in realtà continuava a lavorare

I clienti dell’esercizio vercellese entravano da una porta secondaria. Decretati altri 30 giorni di sospensione

 Lo scorso 7 agosto la Divisione amministrativa della Questura aveva portato il Questore di Vercelli a emettere un provvedimento di sospensione della licenza a carico di una nota sala giochi del centro del capoluogo. La sospensione ha comportato anche la chiusura dell’attività di somministrazione di alimenti e di bevande, la cui autorizzazione era stata rilasciata dal Comune di Vercelli quale servizio esclusivo e dedicato ai giocatori.

Durante il periodo di sospensione non sono cessati i controlli da parte della Squadra amministrativa della Questura.

Da tali accertamenti mirati, svolti con l’ausilio dell’Agenzia del monopolio e delle dogane e del concessionario referente per le apparecchiature Video Lottery, è emerso che, nonostante l’apparente chiusura dell’esercizio, la clientela riusciva ugualmente a frequentarlo facendo accesso da un ingresso secondario. L’attività d’indagine della Polizia di Stato ha permesso di accertare l’inserimento di migliaia di euro nelle apparecchiature di gioco elettronico che, nel lasso temporale tra il giorno della sospensione e lo scorso ferragosto, non avrebbero dovuto funzionare.

Il Questore della Provincia di Vercelli ha quindi decretato ulteriori trenta giorni di sospensione della licenza con decorrenza immediata.