Nodo Provinciale Antidiscriminazioni: il seminario “Io clicco positivo: la rete tra opportunità e pericoli”
Il 17 febbraio dalle 14,30 alle 16,30 il Nodo Provinciale contro le discriminazioni della Provincia di Vercelli organizza il 2° seminario on-line sulle opportunità ma anche sui pericoli che i nostri giovani incontrano “ navigando in rete”.
“Io clicco positivo: la rete tra opportunità e pericoli” è il seminario rivolto a dirigenti scolastici, docenti, famiglie realizzato in collaborazione con la Fondazione Carolina, con il patrocinio dell’ordine degli Avvocati di Vercelli, dell’ Ufficio Scolastico e con l’intervento del Sostituto Procuratore della Repubblica di Vercelli dott. Carlo Introvigne.
Il seminario affronterà diverse tematiche:
-Comprendere come riconoscere tempestivamente i segnali di bullismo e cyberbullismo
-Promuovere un uso corretto delle applicazioni di messaggistica istantanea e dei social network
-Conoscere le responsabilità di cui rispondono genitori, in caso di episodi di bullismo o cyberbullismo
-Avviare una riflessione sulla vita digitale dei nostri ragazzi post periodo di quarantena
Ne parleranno
Dott. Carlo Introvigne –Sostituto Procuratore della Repubblica di Vercelli
Dott.Ivano Zoppi- Segretario Generale Fondazione Carolina
Dott.ssa Miriam Friedenthal- Responsabile Formazione Adulti, Fondazione Carolina
Prof.ssa Anna Rosà Favretto- Ordinario di Sociologia Dipartimento di Psicologia Università degli Studi di Torino
Prof.ssa Emanuela Maria Teresa Torre– Associata di Pedagogia sperimentale Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’educazione Università di Torino
“Ringrazio del cortese invito a partecipare al seminario- commenta Dott. Carlo Introvigne- durante il quale tratterò delle problematiche connesse alla responsabilità giuridica cui possono andare incontro non solo coloro che si rendono responsabili di atti discriminatori, ma anche coloro che su questi, ove minorenni o incapaci, esercitino la responsabilità genitoriale o del tutore.”
“Viviamo in un modo che corre veloce, costantemente connesso, e come ogni cosa anche i pericoli purtroppo si evolvono e cambiano la loro forma. Per questo è fondamentale essere vigili e aiutare i nostri figli a riconoscere ciò che può apparire innoquo, ma innoquio non è – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. La possibilità di far parte di un villaggio globale che comunica grazie alla rete valicando confini geografici e temporali è una grande opportunità e il web non va demonizzato. Ma fare in modo che i nostri figli ne facciano un uso consapevole è determinante, così come lo è per noi adulti avere gli strumenti per riconoscere segnali da non sottovalutare, in famiglia e a scuola. Per cui ringrazio Lella Bassignana referente del Nodo Provinciale contro le discriminazioni della Provincia di Vercelli per la costante attenzione che dedica a questi temi e anche la preziosa collaborazione di tutti coloro che, portando al convegno la propria voce di esperti, potranno aiutarci a essere sempre più vicini e presenti nel proteggere e guidare i nostri giovani verso il loro futuro”.
Le Prof.sse Anna Rosà Favretto e Emanuela Maria Teresa Torre presenteranno i risultati della ricerca pilota realizzata dall’Università di Torino e del Piemonte Orientale e promossa dal Consiglio regionale, sulle conseguenze del cyberbullismo negli adolescenti in pandemia che ha coinvolto 1000 studenti e 300 insegnanti.
“Nel 2017, in applicazione della Legge regionale 23 marzo 2016 n. 5 “Norme di attuazione del divieto di ogni forma di discriminazione e della parità di trattamento nelle materie di competenza regionale” la Provincia di Vercelli ha sottoscritto con la Regione Piemonte un Protocollo di Intesa in materia di iniziative contro le discriminazioni, che con gli enti e le associazioni che compongono la Rete e i 15 punti informativi – dice Lella Bassignana referente del Nodo provinciale contro le discriminazioni della Provincia di Vercelli – si occupano anche di informazione, comunicazione e sensibilizzazione sulle tematiche antidiscriminatorie.
Ultimamente ci stiamo occupando anche di “ cyberbullismo” che molto spesso comporta forme di aggressione, molestie e discriminazioni.
Il bullismo, così come lo conoscevamo non esiste più, quello delle merende rubate all’intervallo, quello patito da ogni “matricola”. Ora è un termine quasi desueto, se privato della sua odierna radice: cyber. Il Bullismo e cyberbullismo rimangono tra le minacce più temute tra gli adolescenti, dopo droghe e violenza sessuale. Le vittime sono pre-adolescenti o adolescenti che purtroppo spesso cadono in depressione, abbandonano la scuola, mettono in atto pratiche autolesioniste e arrivano al tentato suicidio ritenendo inutile cercare aiuto.
In una società sempre più tecnologica, dove “la rete” gioca un ruolo determinante, non possiamo pensare di vietarne l’utilizzo ai nostri ragazzi, ma la parola chiave deve essere uso corretto, positivo e consapevole delle nuove tecnologie.”
A breve pubblicheremo una guida pratica sul cyberbullismo per i punti informativi , i docenti e le famiglie grazie alla collaborazione con Fondazione Carolina