Omicidio di Matilda: Il Pm chiede 8 anni di carcere per Cangialosi

A 11 anni dalla morte della bimba il nuovo processo arriva a un primo importante passaggio

Antonio Cangialosi

Otto anni di reclusione: questa la pena richiesta dal pm Paolo Tamponi  per Antonio Cangialosi, ex convivente di Elena Romani, la madre di Matilda Borin, morta quando aveva meno di due anni nell’estate del 2005. Quel giorno maledetto di 11 anni fa, nella villetta di Roasio, in casa c’erano solo loro tre e la piccola Matilda morì, come accertò l’autopsia, per un forte colpo ricevuto alla schiena. La Cassazione, dopo aver confermato l’assoluzione nei vari gradi di processo di Elena Romani, aveva di fatto riaperto il processo annullando la precedente decisione del gip di Vercelli che aveva, a suo tempo, stabilito il non luogo a procedere per Cangialosi.

Su quali motivazioni ora il Pm chiede la condanna: secondo Tamponi le lesioni sul corpo di Matilda sono state provocate quando la bambina era insieme all’uomo. Non ci sono altre ipotesi plausibili vista l’assoluzione definitiva di Elena Romani.

A difendere Cangialosi sono gli avvocati Sandro e Andrea Delmastro, mentre i legali di Elena Romani, che si è costituita parte civile nel procedimento, sono Roberto Scheda e Tiberio Massironi.