Operazione “Nightmare”: quattro arresti e tre indagati per droga

La polizia: «Un giro di cocaina e hashish che vedeva coinvolti, tra gli assuntori, anche insospettabili professionisti»

Il capo della Mobile, Antonino Porcino

Quattro arresti, tre indagati a piede libero e una fitta rete di assuntori di sostanze stupefacenti è il risultato di una complessa indagine condotta dalla Squadra mobile di Vercelli. Gli agenti della sezione antidroga, dopo aver ricevuto una segnalazione confidenziale, hanno predisposto l’operazione “Nightmare” che ha portato all’individuazione di un primo spacciatore, residente nel capoluogo, ma di origini calabresi. Fermato a inizio dello scorso mese di giugno, sono stati ritrovati in suoi possesso circa 12 grammi di cocaina e 10 grammi di hascisc. Dai primi riscontri è emerso che “attorno” agli stupefacenti vi era un fiorente giro di acquirenti, tra i quali insospettabili professionisti sia di Vercelli che di Novara. Nel frattempo è stato arrestato in flagranza uno dei “fornitori” principali, un siciliano residente tra Novara e Vercelli, che nella sua abitazione conservava oltre mezzo chilo di cocaina, 1.000 euro in banconote e addirittura una macchina per il confezionamento sottovuoto delle dosi. Il tutto mentre proseguivano le vendite di cocaina, il che ha portato gli agenti della Squadra mobile a individuare un complice del primo spacciatore, ovvero un giovane, suo coinquilino, che veniva presentato come un “nipote”. Lo spacciatore calabrese e il ragazzo si alternavano nel lavoro, mentre uno riceveva telefonicamente le “ordinazioni”, l’altro provvedeva a procurare le sostanze richieste recandosi nel Novarese e nel Milanese. Le successive cessioni di stupefacenti avvenivano con diverse modalità: nell’appartamento condiviso dall’uomo e dal giovane piuttosto che a domicilio dei “clienti” o perfino negli studi di liberi professionisti. Con il sentore di esser braccati, i due avevano già preparato un piano di fuga, arrivando a caricare i propri bagagli sull’auto. Ma a rovinare il loro intento criminale sono stati gli agenti della sezione antidroga che il 9 luglio scorso li hanno sottoposti a fermo giudiziario (che, con la convalida dell’autorità giudiziaria, li ha portati in carcere), rinvenendo ulteriori 10 grammi di cocaina e altro materiale per il confezionamento delle dosi. Successivamente è stata la volta di un altro fornitore, novarese ma residente in provincia, che all’atto della perquisizione domiciliare è stato arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Rinvenuti in suo possesso 45mila euro in contanti e un’agenda contenente la “contabilità”, i nominativi e le cifre dell’attività di spaccio. L’attività di indagine della Questura vercellese è ancora in corso, con numerosissimi “acquirenti” che hanno confermato il commercio illecito di stupefacenti; tre persone, nonostante evidenze probatorie, hanno invece negato un loro coinvolgimento, ma sono stati indagati a piede libero per favoreggiamento.