Partito il “mega screening” con test sierologici sulla popolazione di Borgosesia
E’ partita sabato 23 maggio alle 8 la prima indagine epidemiologica a tappeto su tutta la popolazione adulta di una città. Si tratta di Borgosesia: i test sierologici si terranno per tutta la giornata di sabato e nella successiva giornata di domenica 24. Due le location, più di 10mila test gratuiti disponibili con risposta in 3 minuti, una task force di operatori del Comune, Fondazione Valsesia, Als e Croce Rossa di circa 300 persone.
«Ci siamo preparati bene – dice il Sindaco Paolo Tiramani – Abbiamo scelto la via del massimo rigore per essere certi che tutte le procedure siano corrette e validate. Il protocollo è stato studiato dal Prof. Faggiano (Ordinario di Igiene all’Università del Piemonte Orientale), autorizzato da Asl 11 ed ha avuto l’approvazione del Comitato Etico – continua il primo cittadino – l’obiettivo è quello di realizzare uno studio epidemiologico sulla prevalenza della risposta immunitaria al SARS-COV-2 fra i residenti del nostro Comune, per migliorare le misure di protezione della popolazione. Siamo anche primi ad aver previsto un percorso in cui, in caso di positività agli anticorpi IgM (soggetti con potenziale in corso), si sarà immediatamente sottoposti a tampone grazie alla presenza di un’area dedicata, gestita dall’Asl con supervisione del dott. Silvio Borrè, direttore del Dipartimento Malattie Infettive dell’Ospedale di Vercelli».
Le operazioni di screening hanno avuto inizio sabato 23 alle 8, la popolazione è stata suddivisa in ordine alfabetico: i test si eseguiranno in due postazioni, al Palazzetto Loro Piana e al Centro Sportivo Milanaccio; il primo giorno saranno esaminati i cittadini i cui cognomi iniziano con A fino a quelli che iniziano con K, nella seconda giornata dalla L alla Z.
L’indagine si è resa possibile grazie alla collaborazione tra Comune di Borgosesia e Fondazione Valsesia, con il prezioso supporto economico del dott. Loro Piana.
Soddisfatto anche il Coordinatore Straordinario Covid -19 dell’Asl 11, dott. Pietro Presti: «Sui test sierologici è fondamentale procedere correttamente per non creare ancor più confusione e false aspettative nella popolazione: in questo caso è stato fondamentale il supporto scientifico dell’Università del Piemonte Orientale, così come la collaborazione dell’Asl. Ringrazio dunque l’Amministrazione Comunale per aver scelto la strada della collaborazione istituzionale, nell’interesse esclusivo della comunità».
In caso di positività al test, dunque, si sarà sottoposti a tampone e si dovrà osservare una fase di isolamento in attesa dell’esito del tampone che dovrebbe arrivare nell’arco di 48-72 ore. Da lì in poi il percorso sarà quello previsto dai protocolli sanitari.