Presentato in rettorato il primo rapporto sul multiculturalismo

Lunedì dibattito sul volume “Equal Respect and Distribution of Public Spaces” cui ha lavorato anche l’Università del Piemonte Orientale

E’ stato presentato nel pomeriggio di lunedì 7 marzo nella sala conferenze del rettorato dell’Università del Piemonte Orientale il volume monografico “Equal Respect and Distribution of Public Spaces”, risultato del primo anno di lavoro dell’unità di ricerca dell’ateneo piemontese nell’ambito del progetto europeo Respect, che coinvolge altre dodici università europee ed è coordinato dall’Istituto universitario di studi superiori di Pavia. Obiettivo generale del progetto è di studiare la relazione tra concetti chiave del dibattito sul multiculturalismo, quali tolleranza e rispetto, e le strategie di allocazione dello spazio pubblico, anche al fine della definizione delle linee-guida per politiche pubbliche nazionali ed europee.

Nel primo anno, scopo della ricerca è stato fornire una mappa concettuale delle questioni fondamentali da un punto di vista filosofico attraverso la quale analizzare alcuni casi-studio particolarmente rilevanti. Tra questi, i due casi su cui ha lavorato l’unità di Vercelli: la questione abitativa dei rom in Piemonte e la riqualificazione del quartiere San Salvario a Torino.

Nel corso della presentazione si sono susseguiti gli interventi di diversi docenti e ricercatori, dopo il saluto introduttivo del rettore Paolo Garbarino. Hanno preso la parola Carlo Brusa, preside della facoltà di lettere e filosofia; Emanuela Ceva, dell’Istituto di studi superiori di Pavia, direttore scientifico del progetto; Anna Elisabetta Galeotti, docente di filosofia politica a Vercelli, e l’assegnista Enrico Biale, curatore del rapporto di ricerca. Moderatore e animatore dell’incontro un altro docente dell’Università del Piemonte orientale: Gian Luigi Bulsei, che insegna sociologia e politica sociale. Sono intervenuti pure, a titolo istituzionale, Ketty Politi, assessore alle pari opportunità del comune di Vercelli e don Mario Allolio, responsabile diocesano per il dialogo ecumenico e interreligioso.