Primo incontro tra sindacati e Bobst sul futuro dell’ex Gruppo Cerutti: «Confronto interlocutorio ma positivo»

Una delle ultime assemblea dei lavoratori alla Cerutti di Vercelli

«E’ stato un incontro positivo, per quanto necessariamente interlocutorio, durante il quale la nuova proprietà di Cerutti si è impegnata a farsi carico delle problematiche sociali derivanti dal fallimento del gruppo», questo il primo commento del segretario Fiom Cgil Ivan Terranova al termine del primo confronto con i rappresentanti della Bobst, la multinazionale elvetica che si aggiudicata la gara indetta dai curatori fallimentari della storica azienda produttrice di macchine a stampa.

«L’incognita maggiore – prosegue Terranova – è la possibilità di eventuali ricorsi avversi all’aggiudicazione. I termini ultimi scadranno lunedì, dopo di che la situazione proprietaria sarà definitiva e si potrà andare al merito delle cose».

Per i sindacati i livelli di discussione sono tre: garantire incentivi all’esodo a chi non farà parte del progetto industriale di Bobst, rinnovare la cassa integrazione per la fase di transizione e definire le prospettive di riassorbimento: «Per quest’ultimo aspetto si continua a parlare delle 30 riassunzioni dirette più la costituzione di una cooperativa in grado di includere un’altra fetta di maestranze. Sugli ammortizzatori sociali, come accennato, abbiamo registrato l’importante disponibilità di Bobst».

Mercoledì i sindacati incontreranno i curatori fallimentari proprio per definire i dettagli della transizione di Cerutti verso Bobst: «Speriamo – conclude Terranova – che questo passaggio si possa svolgere in assenza di ricorsi o strascichi legali che allungherebbero ulteriormente i tempi che, per i lavoratori, sono stretti con la cassa integrazione ormai scaduta…».