Processo all’ex sindaco Rosetta: cade l’accusa più pesante. Confermati in primo grado i reati minori

Aveva fatto un gran clamore l’arresto, nel gennaio del 2021, dell’allora sindaco di San Germano Michela Rosetta. L’accusa più pesante era quella di peculato in relazione alla gestione delle pratiche relative alle assegnazioni delle derrate alimentari acquistate dal Comune di San Germano Vercellese con fondi economici statali, specificamente erogati ai sensi dell’ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito dell’emergenza alimentare conseguente all’epidemia da Covid-19.
Ed è proprio quell’accusa che è caduta in sede processuale con formula ampia «perché il fatto non sussiste». Il processo di primo grado verso l’ex amministratore, si chiude con una condanna a un anno e due mesi per i soli reati di falso, in relazione a due delibere: una sulla ex chiesa del Loreto (poi demolita) e l’altra per l’acquisto di una partita di mascherine. Assoluzione per le accuse di peculato e per l’abuso d’ufficio (nel frattempo non più previsto come reato); prescrizione per alcuni capi relativi alla demolizione della chiesetta.
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