Riaprono anche le Rsa: c’è l’ordinanza del Ministero. La Regione Piemonte distribuisce gratis i tamponi rapidi alle Case di riposo
Il Ministero della salute ha emesso ieri, sabato 8 maggio, un’ordinanza che recepisce gli accordi raggiunti nella Conferenza delle regioni e integrati dal Comitato tecnico scientifico, che consente la “riapertura” delle Case di riposo alle visite dei parenti e ad altre attività che da tempo sono sospese a causa della pandemia. Ciò potrà avvenire in base a un rigido protocollo di sicurezza. La Regione Piemonte, per agevolare l’adempimento di tali regole, consegnerà gratuitamente alle residenze socio-assistenziali i tamponi rapidi che permetteranno di agevolare gli incontri tra gli ospiti ed i loro parenti. A comunicare questa nuova iniziativa sono stati il presidente Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi nel corso di una videoconferenza stampa dalla Sala della Trasparenza del Palazzo della Regione.
Il presidente ha poi evidenziato che «in questi mesi si è stata realizzata la Piattaforma Residenzialità, che ci consente di avere in tempo reale una panoramica complessiva della situazione delle singole strutture. Per fare programmazione ci vuole un sistema che funzioni, e oggi questo monitoraggio è consolidato e non si torna indietro. Non arretreremo di un millimetro dai grandi risultati raggiunti per la tutela dei nostri anziani».
«I tempi sono maturi per facilitare le modalità di riapertura delle strutture residenziali sanitarie sia per gli ospiti che per i visitatori – ha osservato l’assessore Icardi – In questi mesi, le strutture residenziali sanitarie hanno compiuto sforzi enormi per adeguarsi alle misure di sicurezza richieste dall’emergenza Covid-19, il monitoraggio del contagio degli ospiti e del personale si è efficacemente consolidato, così come tutti gli ospiti e il personale sono ormai vaccinati ed anche lo scenario epidemico volge verso una situazione meno critica. E’ quindi ora di consentire una maggiore facilità di accesso, per prestare la massima attenzione anche all’aspetto psicologico degli anziani e delle persone più fragili che hanno vissuto le inevitabili restrizioni dovute all’emergenza».