S. Eusebio 2012 nel segno della “sfida educativa”

Intensa omelia dell’Arcivescovo in una cattedrale “rinnovata”: «La città di Eusebio ha bisogno dell’autorevolezza dei testimoni»

Nella mattinata di mercoledì 1 agosto, nella cattedrale di Vercelli, è stata solennemente celebrata la festività di S. Eusebio. La messa dedicata al patrono della città e della diocesi è stata presieduta dall’arcivescovo padre Enrico Masseroni e concelebrata dai vescovi di Novara, mons. Franco Giulio Brambilla, Biella, mons. Gabriele Mana, e Casale Monferrato, mons. Alceste Catella.

All’inizio della funzione p. Masseroni ha ricordato il grande sforzo triennale compiuto dalla diocesi per il restauro completo della cattedrale, sottolineando anche la scelta compiuta di affidarsi a una pluralità di ditte «ottenendo così uno sviluppo armonico e senza rallentamenti dei lavori, oltre che offrendo opportunità occupazionali al maggior numero di persone possibile».

Intensa, poi, l’omelia pronunciata da p. Masseroni davanti a un duomo affollato di fedeli e di autorità: la riflessione dell’Arcivescovo si è concentrata tutta sul tema della sfida educativa e sul tentativo di dare una risposta alla domanda: «Come restituire alla città di Eusebio la sua vocazione educativa?».

Molte le piste proposte da p. Masseroni nell’articolare la sua risposta al quesito di fondo, ma l’elemento essenziale che è emerso al termine dell’omelia fa riferimento al tema della “testimonianza”: «Una città ricca di umanità ha bisogno di recuperare la sua vocazione educativa attraverso l’autorevolezza dei testimoni: la fede, infatti, vive nei segni della testimonianza».