Spacciatore vercellese “lavorava” in garage affiancato dalla figlia di 8 anni

Dopo il fermo di tre "acquirenti", in casa dell'uomo trovate dosi di marijuana e hashish

La droga, i soldi e il materiale sequestrato dagli agenti della Questura di Vercelli

Venerdì sera, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo per il reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Durante un servizio finalizzato alla prevenzione e repressione del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti a Vercelli, nella serata dello scorso venerdì 17 aprile gli uomini della Squadra Mobile della Questura hanno notato un uomo – già noto come spacciatore – che, uscendo dal portone del palazzo della sua abitazione, si guardava attorno con fare sospetto…

Dopo pochi minuti è arrivata un’autovettura e lo spacciatore ha consegnato all’autista “qualcosa” ricevendo in mano del denaro contante. Giusto il tempo di ripartire, che l’autovettura è stata fermata dagli agenti di polizia per sottoporre l’automobilista a perquisizione personale.

E’ stato così identificato un  giovane, noto assuntore di sostanze stupefacenti, che nascondeva un involucro in plastica contenente circa 1 grammo di cocaina acquistata poco prima per uso personale. Proprio per tale ragione, il ragazzo è stato deferito alla Prefettura di Vercelli, ma è stato altresì sanzionato amministrativamente per la violazione delle disposizioni in materia di contenimento della diffusione del coronavirus “Covid-19”.

Nel frattempo altri agenti, rimasti in appostamento fuori al palazzo dello spacciatore, hanno notato due uomini che stavano entrando nel cortile del condominio, diretti all’interno del garage dello spacciatore. Solo dopo un paio d’ore i due soggetti sono usciti per tornare in auto. Anche in tal caso, però, sono stati fermati dagli agenti, che hanno così identificato due marocchini residenti in Lombardia che non hanno saputo spiegare la loro presenza sul posto.

Anche loro sono stati così sottoposti a perquisizione personale, rinvenendo addosso ad uno di loro due involucri in plastica contenenti rispettivamente 1 grammo di cocaina ed 1 grammo di marijuana. L’uomo è stato segnalato alla Prefettura per uso personale di sostanze stupefacenti, mentre per entrambi è scattata anche la sanzione amministrativa per esser usciti di casa nonostante le disposizioni di contenimento del “Covid-19”.

Le modalità di confezionamento degli stupefacenti erano uguali a quella detenuta poco prima dall’altro ragazzo, lasciando così supporre che le dosi erano state preparate e vendute dallo spacciatore “attenzionato”. Ecco, pertanto, che gli agenti hanno deciso di fare irruzione nel garage dove hanno trovato sia lo spacciatore che sua figlia di soli 8 anni. All’interno del garage è stata rinvenuta una “pietra” di cocaina di circa 15 grammi, oltre a tutto il materiale per la preparazione e il confezionamento della droga. A tutto ciò si sommi il rinvenimento di una dose di marijuana di circa 3 grammi, già confezionata e pronta per la commercializzazione.

Dal garage i poliziotti sono passati alla perquisizione all’appartamento, trovando in bagno, all’interno del sifone del water, un involucro in cellophane trasparente contenente circa 70 grammi di marijuana, mentre nel tinello un sacchettino in plastica trasparente con circa 10 grammi di marijuana, oltre ad un sacchetto in plastica con sostanza da taglio per la preparazione delle dosi. Infine, sotto al frigorifero, è stato scoperto un involucro di carta contenente circa 10 grammi di hashish e tutto il materiale necessario per la preparazione ed il confezionamento della droga. Tutta quanta la sostanza stupefacente, una volta venduta, avrebbe potuto “fruttare” allo spacciatore qualcosa come 3.000 euro.

Accompagnato in Questura, il 38enne vercellese, con alle spalle numerosi precedenti per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti, è stato dichiarato in arresto in flagranza per il reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Dopo esser stato portato alla casa circondariale di Vercelli. il Giudice per le indagini preliminari ne ha convalidato l’arresto disponendo per lui la misura cautelare degli arresti domiciliari.