Spara biglie d’acciaio contro l’ufficio postale. Denunciato

Responsabile del gesto un ragazzo di 23 anni che ha esploso i colpi dal balcone della casa della nonna

Nella tarda mattinata di sabato 28 maggio una dipendente di un ufficio postale della periferia cittadina ha chiamato il 113, segnalando che ignoti avevano esploso alcuni colpi d’arma da fuoco contro la vetrata esterna dell’ufficio mentre all’interno dello stesso era presente dell’utenza.

Per tali motivi, personale della Squadra Volante ed equipaggi della Squadra Mobile prontamente sono intervenuti sul posto, riscontrando effettivamente la presenza di alcuni fori sulla vetrata dell’ufficio postale segnalato. Successivamente è intervenuto sul luogo anche personale della locale Polizia Scientifica al fine di effettuare i rilievi del caso.

Grazie ai riscontri effettuati degli investigatori della Mobile e all’immediata analisi delle tracce presenti sul posto, è stato possibile escludere l’utilizzo di armi da fuoco e attribuire la causa dei fori sulla ventrata al alcune biglie d’acciaio sparate con una pistola ad aria compressa, meno potente sicuramente, ma comunque pericolosa.

Gli investigatori sono quindi risaliti, grazie al notevole intuito investigativo, ad un giovane, R.A., 23 anni, nato a Vercelli che si è scoperto aver acquistato pochi giorni addietro una pistola del tutto simile a quella utilizzata per danneggiare la vetrata. Durante l’immediata perquisizione dell’alloggio della nonna è stato sequestrato munizionamento analogo a quello repertato dalla Polizia Scientifica e l’arma utilizzata dal giovane.

L’indagine fulminea ha pertanto permesso di chiarire che R.A., dal balcone di casa della nonna, ha sparato “per divertimento” una serie di colpi in direzione dell’ufficio postale che solo il destino ha voluto non colpissero gli ignari cittadini presenti sia all’interno dell’ufficio che sulla via ove è ubicato l’ufficio.

Il giovane è stato così denunciato alla Procura della Repubblica di Vercelli per danneggiamento aggravato e getto pericoloso di cose.