Summit in prefettura sulla siccità: più controlli sui consumi d’acqua e ricognizione sui pozzi dismessi

Si è tenuto nella mattinata del 6 luglio in Prefettura a Vercelli, su iniziativa del prefetto Lucio Parente, un incontro finalizzato a concordare le ulteriori azioni da intraprendere per fronteggiare il fenomeno della siccità che continua a registrarsi sul territorio, determinando il rischio di criticità nella distribuzione dell’acqua ad uso potabile, industriale e per l’irrigazione agricola nei settori chiave dell’economia e nella vita di tutti i giorni della popolazione.

L’incontro, cui hanno partecipato il vice presidente della Provincia di Vercelli Davide Gilardino, il comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri Emanuele Caminada e il comandante dei Carabinieri Forestali Biella-Vercelli Francesco Melosu, ha preso le mosse dal tavolo di confronto svoltosi lo scorso 30 giugno in Prefettura a Biella, convocato d’intesa tra il Prefetto di Vercelli ed il Prefetto di Biella con la presenza dell’assessore regionale all’ambiente Matteo Marnati, nel corso del quale era stato effettuato un primo esame della problematica in questione con l’individuazione delle misure da implementare nelle more degli interventi straordinari del Governo che ha poi deliberato, nella seduta del consiglio dei ministri del 5 luglio, lo stato di emergenza.

Durante l’incontro è stata, in particolare, affrontata la tematica dei prelievi abusivi di acqua dalla rete idrica effettuata da parte di soggetti privati, rispetto ai quali si è evidenziata la necessità di intensificare i servizi di controllo dei carabinieri forestali, attraverso l’attuazione di mirati interventi volti all’accertamento di eventuali irregolarità nei prelievi che possano comportare sanzioni amministrative e configurare, nei casi più gravi, anche fattispecie aventi rilievo penale. Tali controlli saranno espletati anche con l’impiego di elicotteri messi a disposizione dal Nucleo elicotteri carabinieri di Volpiano, mediante sorvoli aerei.

È stata inoltre esaminata la situazione dei pozzi abbandonati presenti sul territorio, per i quali la Provincia sta effettuando un’approfondita ricognizione, anche con l’ausilio dei Comuni, al fine di verificare gli eventuali titoli di concessione e la possibilità di autorizzare, ove un ulteriore aggravarsi della situazione lo richiedesse, attingimenti di acqua per utilizzi a scopo irriguo.

Al riguardo, è stato concordato che in sede di eventuale autorizzazione all’utilizzo di tali fonti d’acqua vengano previsti campionamenti al fine di verificare la possibile presenza di agenti contaminanti.             In conclusione, il prefetto Parente ha espresso un ringraziamento ai rappresentanti degli organi e deli enti presenti per l’impegno sin qui profuso sottolineando l’importanza, ancor più di fronte a una crisi di approvvigionamento idrico – sebbene le precipitazioni registrate negli ultimi giorni abbiano determinato un lieve miglioramento della situazione – che tutti gli sforzi siano messi sinergicamente a sistema e sia adottato ogni intervento utile ad assicurare la presenza di un bene indispensabile alla vita dei cittadini e all’economia del territorio.