Terapie intensive: l’80% dei ricoverati non è vaccinato con mortalità 12 volte maggiore rispetto agli immunizzati

Sono 42.636 le persone comunicate all’Unità di Crisi della Regione che oggi, venerdì 7 gennaio, hanno ricevuto il vaccino contro il Covid. A 3.711 è stata somministrata la prima dose, a 4.104 la seconda, a 34.821 la terza. Dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 8.185.930 dosi, di cui 3.126.481 come seconde e 1.591.366 come terze, corrispondenti al 99,4% di 8.235.500 disponibili.

TERAPIE INTENSIVE: CIRCA L’80% NON VACCINATO

Dai dati aggiornati al 7 gennaio, in Piemonte circa l’80% dei pazienti ricoverati per Covid in terapia intensiva non sono vaccinati. In particolare, sui 137 ricoveri della giornata di oggi 106 riguardano pazienti non vaccinati (69 uomini e 37 donne), 31 sono invece pazienti vaccinati (18 uomini e 13 donne), ma con un quadro clinico serio per patologie pregresse.

MORTALITÀ 12 VOLTE PIÙ ALTA PER GLI OVER 50 NON VACCINATI

Il rischio di morte si riduce del 92% per chi invece si vaccina. Le 211 persone morte per Covid nell’ultimo mese avevano tutte più di 50 anni, e di queste 119 non erano vaccinate. Considerando che in Piemonte ci sono in tutto circa 2,1 milioni di persone in questa specifica fascia d’età e che tra loro i non vaccinati sono circa 205 mila (ovvero i soggetti che non hanno aderito totalmente o le persone ancora senza ciclo completo), i 119 decessi che nell’ultimo mese hanno riguardato i non vaccinati (rispetto ai 92 morti fra quasi 1,9 milioni di vaccinati) evidenziano una mortalità fra i non vaccinati 12 volte superiore. In coloro che invece hanno completato il ciclo vaccinale (con monodose/doppia dose) la riduzione del rischio di mortalità è pari al 92%.