Tiramani denuncia: «Medico in stato di alterazione al pronto soccorso di Borgosesia: è intollerabile»
Domenica sera, dopo le 20, al Pronto Soccorso di Borgosesia un paziente si sarebbe trovato davanti un medico in evidente stato di alterazione: il borgosesiano riferisce di aver deciso di andarsene perché parrebbe che il medico avesse l’alito vinoso, l’eloquio impastato e le movenze instabili, tanto che il cittadino si sarebbe fortemente allarmato sulla sua affidabilità.
A riferire l’episodio, con un comunicato stampa, il sindaco di Borgosesia Paolo Tiramani, che, dichiarandosi indignato, chiede spiegazioni all’Asl: «Il mio concittadino, illustre esponente del mondo sportivo locale, mi ha chiamato stamattina, sconcertato, per segnalarmi il gravissimo episodio che si è verificato domenica sera – dice Tiramani – mi ha riferito che il comportamento del medico sarebbe stato tale da non lasciargli dubbi, tanto che si è rifiutato di farsi curare da lui e lo ha segnalato agli altri medici. È intervenuto subito il responsabile del Pronto Soccorso, il dott. Matteo Brustia, che ha allontanato il medico prendendo le redini della situazione. So che nella nottata sono intervenuti anche i carabinieri, e parrebbe che il dottore, non dipendente dell’Asl ma di una cooperativa esterna, si sia rifiutato di sottoporsi ad accertamenti. È andata bene, ma se invece del mio concittadino, vigile e in grado di rifiutare le cure di un medico non adeguato, fosse arrivato un anziano o una persona in stato di incoscienza, quali danni avrebbe potuto creare un medico in quelle condizioni?».
Pensando a quanto accaduto, e a quanto sarebbe potuto succedere, il sindaco Tiramani rincara la dose: «Speravo che si fosse compreso che è tempo di gestire la sanità in modo serio e attento e invece mi trovo a dover sentire una storia come questa. Chiedo al direttore generale dell’Asl, Angelo Penna, e alla dirigente del Pronto soccorso, Roberta Petrino: è così che pensate di gestire il pronto soccorso del secondo ospedale della provincia?Come è possibile che un territorio che ha sostenuto in tutti i modi l’ospedale, donando strumentazioni, mettendo a disposizione alloggi per i medici, offrendo tutto il supporto possibile, sia ripagato in questo modo? È una vergogna ed un intollerabile spregio, di cui dovrete rispondere».