Truffa multimilionaria di una copia di imprenditori valsesiani

Titolari di un noto mobilificio avrebbero sottratto al fisco profitti per oltre 7 milioni di euro. In atto sequestri di beni in tutta Italia

I Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Vercelli stanno procedendo all’esecuzione del provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente disposto dal Dr. Massimo Scarabello (Gip del Tribunale di Novara) nell’ambito dell’indagine “Easy Store”, che ha consentito di scoprire l’esistenza di un sistema di contabilità “nera”, parallela rispetto a quella ufficiale, realizzato da una coppia di imprenditori valsesiani, titolari di un noto mobilificio con numerosi punti vendita sparsi nel nord Italia, che aveva consentito di sottrarre al fisco redditi per oltre 15 milioni di euro.

Durante l’attività di controllo, infatti, effettuata sulla contabilità e sugli adempimenti fiscali dell’azienda, era emersa l’esistenza di alcuni files nascosti nel personal computer dell’amministratore, raccolti in una cartella denominata “Easy Store”, dal nome di un programma di gestione commerciale, dalla cui analisi emergevano operazioni con clienti per somme complessivamente eccedenti gli importi riportati nella dichiarazione dei redditi e rispondenti solo in parte agli elementi contabili  ufficiali. L’impresa infatti contabilizzava solo gli acconti versati dal cliente all’atto della stipula della commissione di vendita di mobili “dimenticandosi” di registrare il saldo.

Gli ulteriori accertamenti effettuati dai Finanzieri vercellesi con il coordinamento del Sostituto Procuratore Ciro Vittorio Caramore, della Procura della Repubblica di Novara, hanno consentito di stimare un profitto illecito derivante dall’evasione di imposte complessivamente pari a 7.041.739,89 euro.

Sono numerosi i beni oggetto di sequestro, tra cui ville, conti correnti e quote di tre società.  Le operazioni sono in corso nell’ambito di tre province del territorio nazionale.