Tubercolosi all’Ipsia di Borgosesia: per l’Asl il caso è chiuso

Nel complesso scoperti tre episodi di malattia conclamata e 30 di sospetta infezione. Oltre 250 persone sottoposte ad accertamenti

Sulla vicenda dei casi di tubercolosi riscontrati all’Ipsia G. Magni di Borgosesia, l’Asl Vc ha diramato il seguente comunicato a firma del dirigente di riferimento, il dott. Gabriele Bagnasco:

“Si ritiene opportuno fornire ultime informazioni sull’intervento di controllo della Tubercolosi che è stato condotto a seguito del caso verificatosi a carico di un insegnante dell’IPSIA di Borgosesia. Anche se l’attività dei Servizi sanitari non è ancora del tutto conclusa, in quanto è previsto un ultimo controllo ad un residuo gruppo di studenti, si possono trarre le conclusioni di questo serio episodio.

Come noto la vicenda ha visto l’esordio a inizio giugno con la prima diagnosi di caso. In conseguenza di ciò, il Servizio di Igiene pubblica dell’ASL, in stretta sinergia in particolare con il reparto di Pneumologia, ha condotto un’indagine che, progressivamente, si è estesa a tutto l’ambito scolastico e anche all’esterno di esso, in relazione ai contatti che i malati avevano avuto nel periodo di contagiosità. Si è trattato di un impegno notevole che ha visto l’esecuzione di test clinici a carico di circa 250 persone. Il risultato è stato il riscontro di altri due malati, avviati alle cure specifiche presso i nosocomi di riferimento, e di circa 30 persone, tra studenti e altro personale, con sospetta infezione che sono quindi state avviate al previsto programma di sorveglianza o di profilassi farmacologica.

La piena collaborazione instaurata fin dall’inizio tra la scuola e i servizi dell’ASL di Vercelli e poi tra questa e le altre ASL di Novara, Biella e Verbania, a loro volta coinvolte in ragione della residenza degli interessati, ha permesso di raggiungere i risultati che rappresentano l’obiettivo strategico in questi casi: individuare i malati potenzialmente contagiosi e attuare le forme di prevenzione della malattia negli infetti.

Si può oggi ragionevolmente ritenere che questo caso sia risolto positivamente