Vaccinazioni: Piemonte verso i 4 milioni e mezzo di somministrazioni. Ma occorre accelerare in tutte le fasce d’età

Le cronache di questi giorni, con il diffondersi della variante Delta e il dibattito sul green pass, sottolineano ancora una volta di più l’importanza di proseguire speditamente sul terreno della vaccinazione di massa che evita conseguenze gravi (soprattutto l’ospedalizzazione) in caso di contagio e riduce gli spazi di mutazione per il coronavirus. Il Piemonte risulta messo piuttosto bene in questo senso: dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 4.358.130 dosi. A breve, insomma, si supererà quota 4 milioni e mezzo su una popolazione residente di poco più di 4 milioni di abitanti. E non è un caso che, in questi ultimi giorni, tasso di positività e ricoveri ospedalieri nella nostra regione siano molto bassi. Ma resta ancora uno sforzo da compiere, sia rispetto alle categorie a rischio sia sulle categorie d’età più giovani che in questa fase sembrano il vero “motore” della risalita dei contagi.

Nella giornata di ieri, sabato 17 luglio, sono state 42.984 le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid. A 37.674 è stata somministrata la seconda dose, quindi ormai la prevalenza è passata ai “richiami” che completano il ciclo vaccinale. Tra agosto e settembre si dovrà intensificare la vaccinazione dei ragazzi in vista della ripresa scolastica. Ma non solo: sempre leggendo il dettaglio del bollettino quotidiano dll’Unità di crisi del Piemonte si evince che sono ancora molte le persone in età avanzata a sottoporsi alla prima o seconda dose. Ieri, ad esempio, le somministrazioni sono così ripartite: 6.258 16-29enni, 5.544 trentenni, 12.247 quarantenni, 9.916 cinquantenni, ma ancora 3.473 sessantenni, 2.410 settantenni, 599 estremamente vulnerabili e 194 over80.

Insomma c’è ancora strada da fare, ma la direzione è quella giusta.