Violenza e lesioni: arrestato un giovane albanese

I fatti risalgono a due settimane fa e si sono verificati in una discoteca del capoluogo. Altri due arresti effettuati dalla Mobile

Un ragazzo albanese di 20 anni, Plaku Mevlan, è stato arrestato dagli agenti della Volante della Questura di Vercelli con l’accusa di violenza sessuale e lesioni aggravate. Inoltre la posizione del ragazzo è resa ancor più delicata dalla circostanza della sua irregolare presenza sul territorio italiano.

I fatti contestati a Mevlan risalgono alla notte di sabato 13 marzo quando, all’interno di una discoteca del capoluogo, il ragazzo iniziava a molestare due ragazze occasionalmente incontrate nel locale con avances sempre più esplicite. La reazione di rifiuto ottenuta dalle due donne scatenava la sua violenza: prima schiaffeggiava e prendeva a pugni una delle due ragazze e, in un momento successivo, si accaniva sulla seconda tirandogli una bottiglia di vetro. L’intervento degli amici delle ragazze e dei buttafuori del locale ponevano fine all’aggressione e propiziavano l’intervento degli agenti della volante che, raccolte le testimonianze dei presenti, procedevano all’arresto. Come detto le accuse sono gravi: violenza sessuale e lesioni aggravate (le due ragazze sono state medicate e dichiarate guaribili rispettivamente in 3 e 5 giorni). L’arresto è stato convalidato dal Tribunale e a Mevlan è stato imposto l’obbligo di dimora.

La Questura ha anche dato notizia dell’esecuzione, da parte della Mobile, di due arresti a carico di altrettanti cittadini residenti in provincia per cui è scattato un cumulo di pene tali da richiedere la carcerazione: si tratta di un uomo di 73 anni residente a Santhià condannato in via definitiva a 3 anni e 10 mesi per usura ed estorsione, e di un 66enne di Crescentino condannato a 4 anni (con 5 di interdizione dai pubblici uffici) per violenza sessuale e abusi su minori. Entrambi gli arresti non sono stati agevoli visto il tentativo dei due di rendersi irreperibili.