Gli industriali vercellesi e valsesiani sulla crisi di governo: «Serve una soluzione rapida»

Il presidente di Cnvv, Gianni Filippa: «La congiuntura economica era già difficile, l'incertezza politica potrebbe aggravarla»

Gianni Filippa, presidente di Confindustria Novara Vercelli Valsesia

«Si deve trovare più in fretta possibile una soluzione a questa crisi di governo; il mondo delle imprese non può continuare a vivere nell’incertezza. Servono misure strutturali a sostegno del sistema manifatturiero, che sta dando segnali di rallentamento, in Italia come in Germania, e che anche nei nostri territori manifesta un andamento contrastante». Con queste parole il presidente di Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv), Gianni Filippa, lancia l’allarme alla vigilia di Ferragosto. «Già a metà luglio – spiega – le nostre previsioni congiunturali per il terzo trimestre del 2019 avevano dato un segnale da non sottovalutare: un andamento differente nelle due province, con indicazioni di indebolimento nelle aree e nei settori produttivi strutturalmente meno forti. Se inseriamo questi dati all’interno di un contesto macroeconomico e politico aggiornato di un mese, con l’indicatore del sentiment degli investitori e l’indice di fiducia delle imprese tedesche ai livelli più bassi degli ultimi sette-otto anni e un rischio di recessione della “locomotiva d’Europa” sempre più elevato, una produzione industriale che in Italia è ormai stagnante, con la domanda interna quella estera sempre più deboli e senza segnali di rilancio, i motivi di preoccupazione certamente non mancano».

«Non posso fare altro – conclude Filippa – che richiamare il mondo politico, come ha fatto il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia nei giorni scorsi, a grandi “realismo, consapevolezza e senso di responsabilità” per evitare che la situazione peggiori in modo significativo. Da sempre chiediamo scelte coraggiose e di lungo respiro, soprattutto in tema di politica economica, come la riduzione del cuneo fiscale, il potenziamento del sistema di infrastrutture, anche a livello locale, l’incremento del fondo di garanzia per le Pmi e per le imprese edili, un sistema di incentivi all’occupazione, soprattutto giovanile. E da molto tempo, anche troppo, chiediamo alla politica di “decidere”. Il settore manifatturiero è il cuore dell’economia, in Europa come in Italia come nel Novarese, nel Vercellese e in Valsesia: per continuare a competere serve al più presto un nuovo governo, un governo che decida. Non possiamo perdere altro tempo prezioso».