I sindacati: «Su Cerutti solo silenzio da curatori fallimentari e Governo». Martedì presidio davanti al Tribunale

Una recente iniziativa dei lavoratori Cerutti davanti al tribunale di Vercelli

Dopo la notizia della scorsa settimana dell’interessamento del colosso svizzero Bobst per quel che rimane del Gruppo Cerutti, l’incertezza è tornata la nota dominante di questa vicenda. I sindacati confederali intervengono ancora una volta sulla lunga crisi del Gruppo Cerutti ormai in procedura fallimentare.

«È ormai dall’inizio di maggio – scrivono i rappresentanti sindacali – che per i lavoratori della ditta Cerutti, degli stabilimenti di Vercelli e di Casale Monferrato, tutto tace. Come FIM CISL, FIOM CGIL e UILM UIL dei territori di Vercelli e Alessandria abbiamo inviato una richiesta alla procedura fallimentare che ha in mano il destino degli oltre 200 lavoratori, chiedendo che venga attivata la Cassa Integrazione Covid a copertura del periodo maggio/giugno, oltre ad aver richiesto formalmente l’apertura di un tavolo per poter capire meglio quanto i soggetti interessati abbiano messo sul tavolo durante l’asta.

Per i sindacati «è necessario avere risposte immediate e attivare ogni strumento disponibile al fine di evitare che questa situazione diventi un dramma sociale. I Ministeri dello Sviluppo Economico e del Lavoro, nonostante tutte le promesse fatte, tacciono. È impensabile lasciare 200 famiglie nel limbo, abbiamo bisogno di avere delle risposte e dei piani di salvaguardia per tutti».

Per questi motivi i sindacati hanno indetto una manifestazione statica con presidio davanti al Tribunale di Vercelli, Martedì 18 Maggio dalle 9 alle 12.