La Filctem-Cgil boccia l’ipotesi di accordo per il “salvataggio” di Polioli

Il sindacato: «Troppi lavoratori resterebbero a casa e quelli riassunti si vedrebbero decurtato lo stipendio di 300 euro»

Filctem-Cgil Vercelli Valsesia all’attacco sull’ipotesi di accordo per il salvataggio della Polioli, l’azienda chimica vercellese di cui la svedese Perstorp ha annunciato la chiusura: «Lavoratori licenziati e almeno 300 euro al mese in meno per ogni lavoratore che continuerà a lavorare in “Polioli/Alcoplast”. Questa è la proposta di Alcoplast che subentra alla Perstorp nella gestione dello stabilimento e che la Filctem-Cgil Vercelli Valsesia ritiene inaccettabile – si legge in un comunicato di Severino Gasparini della Filctem Cgil  – Era soltanto l’11 giugno scorso quando Perstorp Polialcoli comunicava l’intenzione di procedere al licenziamento collettivo di 72 dipendenti adducendo come giustificazione investimenti troppo elevati nello stabilimento di Vercelli in relazione alla sua redditività. Eppure, soltanto 12 mesi fa, la multinazionale Perstorp acquistava da una concordato gli impianti Polioli, illustrava alle organizzazioni sindacali i piani di rilancio per lo stabilimento di Vercelli in virtù anche di una posizione strategica utile a servire i clienti del sud Europa, senza richiedere cassa integrazione, mentre aumentavano le ore di straordinario. In seguito all’annuncio dei licenziamenti, i sindacati hanno chiesto un tavolo di discussione su una decisione aziendale incomprensibile che l’amministratore delegato di Perstorp, irremovibile, confermava proponendo miseri incentivi economici per i dipendenti licenziati».

Insomma un improvviso cambiamento di scenario che non convince i sindacati: «La proposta fatta  ora dal rappresentante della neocostituita Alcoplast Srl, ovvero l’assunzione dal 1 settembre di una trentina di lavoratori – per arrivare a 45 entro il 31 gennaio 2019 – non contempla l’applicazione dell’articolo 2112 c.c. che significa assunzione ai minimi salariali previsti dal contratto nazionale dei chimici: questa porterà i lavoratori ad avere oltre trecento euro in meno al mese. Una posizione inaccettabile per la Filctem-Cgil Vercelli e ValSesia. La Perstorp licenzierà tra il 27 di agosto e il 15 di settembre e la Alcoplast assumerà dal 1 settembre: la continuità dell’attività lavorativa è del tutto evidente e gli stessi imprenditori si troveranno ad avere alle proprie dipendenze gli stessi lavoratori di 12 mesi fa, ai quali però oggi vogliono ridurre lo stipendio».

Inoltre, fa notare Gasparini «per i lavoratori licenziati si prospetta un futuro incerto, soprattutto in un territorio come quello vercellese. Lavoratori sotto ricatto, a cui la Perstorp vuole elemosinare una ‘buona uscita’ ridicola come incentivo a sottoscrivere un accordo, in assenza del quale non avranno nulla. Per queste ragioni tutta la Filctem-Cgil e la Camera del Lavoro di Vercelli Valsesia è contraria a un accordo che ricatta i lavoratori per estorcere un consenso all’operazione».