L’allarme dell’Ente Risi: «Le regole sul “deflusso ecologico” mettono in crisi il nostro settore»
«L’Ente Nazionale Risi non vuole assistere al declino della risicoltura italiana a causa dell’applicazione della regola del deflusso ecologico», questo l’incipit del comunicato stampa diramato nei giorni scorsi dall’istituzione presieduta dalla vercellese Natalia Bobba, che prosegue: «La difficile situazione che oggi sta vivendo la Baraggia, rischia di diventare il destino della risicoltura italiana. Sembra incredibile ma in un’annata in cui non c’è stata carenza d’acqua, il settore si deve confrontare con regole che ne impediscono l’utilizzo».
Per trovare soluzioni possibili in un’ottica di fattiva collaborazione, la presidente dell’Ente Nazionale Risi ha invitato gli assessorati regionali competenti della Regione Piemonte ha volersi confrontare con il settore per evitare ricadute drastiche sulla filiera di norme che necessariamente devono essere riviste. In quest’ottica, la situazione è stata rappresentata anche in sede ministeriale richiedendo urgenti incontri e confronti anche in Europa.
La presidente Bobba dichiara, in conclusione: «Bisogna avere il coraggio di adottare norme e comportamenti che non pregiudichino il primato della risicoltura italiana nell’UE. Sarebbe poco lungimirante lasciare il mercato del riso in mano agli importatori solo perché non si è in grado di coniugare necessità di produzione e regole ambientali».