Giravano per Crescentino senza rispettare l’obbligo di quarantena: denunciati due giovani del posto

I carabinieri della stazione di Crescentino hanno deferito due persone positive al covid 19, per aver violato la quarantena. Crescentino è il Comune vercellese che sin da inizio marzo è entrato in zona rossa ancor prima del Piemonte, poichè i casi di positivi al covid-19 erano aumentati in maniera esponenziale. Per contenere tale fenomeno sono stati intensificati i servizi da parte delle pattuglie della stazione locale dei carabinieri supportate anche da quelle delle stazioni limitrofe (Casanova Elvo, Cigliano, Livorno F.ris, Ronsecco, Santhià e Trino) .

Venerdì sera una pattuglia della stazione di Crescentino ha proceduto all’identificazione di due giovani del posto, poco più che 20enni, notando che entrambi erano molto agitati. Dal controllo in banca dati, infatti, emergeva che erano stati messi in quarantena nelle rispettive abitazioni, in quanto positivi al covid-19. I due giovani si giustificavano asserendo di abitare poco distante e di aver deciso di uscire di casa perché stanchi ed annoiati dai diversi giorni trascorsi in casa in quarantena.

Gli accertamenti successivi permettevano di stabilire che i due avevano fatto il tampone nei i giorni di marzo risultando positivi e quindi erano stati messi in quarantena dall’Asl nelle rispettive abitazioni. Poi, dopo una settimana, poichè il secondo tampone era ancora positivo, erano dovuti rimanere ancora in quarantena, con divieto di uscire finchè non avessero fatto un tampone con esito negativo e di conseguenza ottenuto dall’Asl il permesso ad interrompere la quarantena.

Alla luce di tale riscontro, i carabinieri invitavano i due a rientrare immediatamente a casa, provvedendo a deferirli alla Procura della Repubblica di Vercelli per la violazione dell’art. 4 del DL. 19/2020 in relazione all’art. 260 del regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265 Testo unico delle leggi sanitarie, ovvero “Chiunque non osserva un ordine legalmente dato per impedire l’invasione o la diffusione di una malattia infettiva dell’uomo e’ punito con l’arresto da 3 mesi a 18 mesi e con l’ammenda da euro 500 ad euro 5.000”.