In 300 da Vercelli e Roma per la manifestazione contro i “nuovi” voucher

Quagliotti: «Parlamento e governo hanno avuto paura del voto dei cittadini». Appello a Mattarella

La delegazione vercellese in piazza S. Giovanni

Sono stati più di 300 i vercellesi che sabato 17 giugno hanno preso parte alla manifestazione, organizzata a Roma dalla Cgil, contro la reintroduzione dei voucher.  Si sono mossi con pullman, auto e treno pur di non mancare lungo le vie di Roma, per poi convogliare in piazza San Giovanni, e far giungere così un segnale alla politica dopo l’approvazione dell’emendamento – in Commissione Bilancio alla Camera – che introduce il “Libretto famiglia” (per piccoli lavori domestici, baby sitter, assistenza a bambini e anziani, ammalati e persone disabili, nidi pubblici e privati) e il “Contratto di prestazione occasionale”, istituto contrattuale destinato alle imprese. Secondo la Cgil si tratta di «strumenti uguali ai voucher e in alcuni punti addirittura peggio».

«Il successo di questa manifestazione sta a significare che il nostro impegno non si fermerà, sino a quando non verrà posto rimedio allo scippo del voto referendario», ha dichiarato Luca Quagliotti, segretario generale della Camera del Lavoro di Vercelli e della Valsesia. 

«La strada degli emendamenti blindati e dei voti di fiducia significa solo una cosa: che Parlamento e Governo hanno avuto paura del voto dei cittadini. Oltre  all’impegno in piazza, la Cgil ha rivolto un appello al capo dello Stato, Mattarella, ha avviato una raccolta di firme a difesa della democrazia e intende di ricorrere alla Corte costituzionale».