La Lega attacca l’Asl per l’accordo con il Cdc

Tiramani: «Troppo semplice ridurre le liste d’attesa “regalando” clienti alle strutture private»

Paolo Tiramani

Il segretario provinciale della Lega Nord, Paolo Tiramani, interviene con un comunicato per criticare «la decisione della direttrice generale dell’Asl Vc Serpieri di abbatter le liste d’attesa utilizzando la sanità privata convenzionata». Il riferimento è al recente accordo (richiamato anche su questo sito, ndr) tra Asl Vc e Cdc per lo svolgimento nella struttura privata di via S. Cristoforo a Vercelli di alcune prestazioni specialistiche. Tale scelta, secondo l’esponente del Carroccio, «è sbagliata per una serie di motivi. Il primo è che la direttrice generale, lo è pagata per curare gli interessi dei pazienti e della sanità pubblica, non certo per la “concorrenza”. Il secondo motivo è che lei stessa ha tra gli obiettivi regionali, ed eventuali premi di raggiungimento, quelli dell’abbattimento delle liste di attesa, e pare un po’ troppo semplice scaricare su centri esterni la soluzione del problema.

Terzo motivo è che non si capisce come mai la Direzione ASL non ricorra invece al personale dell’Asl, medico, tecnico e infermieristico, per fare delle ore in piu’ per abbattere le liste di attesa (cosa prevista e tariffata dalle normative regionali). Quarto motivo è che il paziente dell’Asl, magari fino ad ora seguito dagli specialisti all’interno dell’Ospedale, un domani magari “instradato” in strutture convenzionate, verra’ visitato da altri specialisti, spesso non afferenti alla sanità pubblica e comunque di altri circuiti sanitari, con la probabile conseguenza di vedere “perdere” e non piu’ “fidelizzato” il paziente alla struttura pubblica: un altro modo per determinare migrazione dei pazienti altrove. Quinto, e non ultimo in ordine di importanza, se lei ha dichiarato in una recente conferenza dei sindaci di acquistare 11 ecografi per venire incontro alla domanda di esami ecografici, ci spieghi come mai poi manda altrove i pazienti per fare le ecografie: anche questo aspetto, come la decisione in generale di appoggiarsi alla sanità privata convenzionata pone delle domande a cui valuteremo se rispondere con un esposto alla Corte dei Conti».