Anche rappresentanti delle istituzioni vercellesi all’incontro col ministro Calderone a Brandizzo

Il ministro Calderone a Brandizzo

Come annunciato si è svolta, nel pomeriggio di sabato, la visita del ministro del lavoro, Marina Elvira Calderone a Brandizzo, teatro della tragedia ferroviaria nella quale hanno perso la vita cinque operai della ditta Sigifer di Borgovercelli, impegnati nelle operazione di manutenzione della rete ferroviaria. Il ministro è stato accompagnato nella visita dall’assessore al lavoro della Regione Piemonte, Elena Chiorino, alla presenza del sindaco di Brandizzo, Paolo Bodoni. Per l’assessore regionale al lavoro Elena Chiorino «la cultura della sicurezza sul lavoro deve entrare nel dna di ciascuno ed è per questo che sono necessari prevenzione e protocolli operativi chiari e puntuali.
Morire di lavoro non è accettabile. Non vogliamo che si aggiungano nuove pagine al libro nero delle morti bianche: sono troppe le croci che hanno segnato la nostra Nazione e il Piemonte. Il nostro impegno istituzionale sarà massimo non solo per fare in modo che la vigilanza sia continua negli ambienti di lavoro ma daremo tutto il supporto necessario alle famiglie delle vittime colpite da questa immane tragedia, alle quali ci stringiamo nel cordoglio».

Il ministro ha incontrato nel palazzo dell’amministrazione Comunale di Brandizzo, oltre  al primo cittadino Paolo Bodoni, il vice sindaco di Vercelli Massimo Simion, il sindaco di Borgo D’Ale Mauro Andorno, il sindaco di Borgo Vercelli Mario Demagistri e la vice direttrice regionale Inail Vita Rocca Romaniello e Tiziana Morra, direttrice dell’Ispettorato del Lavoro di Torino. Si è parlato delle misure di sostegno per i superstiti e per le famiglie delle vittime e della necessità di proseguire nel solco della sensibilizzazione, a partire dalle scuole, della cultura della sicurezza sul lavoro.
Al termine il Ministro, con l’assessore Chiorino e i sindaci, ha raggiunto la stazione del paese, teatro della tragedia, per deporre dei fiori come segno di cordoglio per le vittime.