Assemblea dell’Anci Piemonte a Vercelli. Corsaro: «Governo e Regioni riconoscano il ruolo dei sindaci»
«Rivolgo un appello al Governo e alla Regione Piemonte, che oggi ci onora della sua presenza ai massimi vertici: occorre guardare ai Sindaci con fiducia e soprattutto con il riconoscimento – in ogni atto politico, legislativo e amministrativo – del sacrosanto diritto dei Comuni di esercitare la propria autonomia. Il lavoro che ci attende sarà lungo, difficile e pieno di novità. Ogni giorno abbiamo il compito di occuparci di tematiche diverse, dal welfare all’emergenza abitativa, dalla banda larga all’ambiente, dal trasporto scolastico alla semplificazione amministrativa. Facciamo tutto questo con passione ed abnegazione e lo facciamo per ottenere risultati concreti per le nostre Comunità».
Così Andrea Corsaro, presidente di ANCI Piemonte e sindaco di Vercelli, in occasione della XXXIX Assemblea dell’associazione dei Comuni piemontsi, svoltasi nel Teatro Civico del capoluogo eusebiano e diffusa online attraverso i canali social di ANCI. Oltre 200 i sindaci piemontesi provenienti dalle otto province che hanno partecipato all’evento. Presenti i deputati Roberto Pella (vicepresidente vicario di ANCI nazionale) e Riccardo Molinari, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio , il vicepresidente Fabio Carosso e l’assessore regionale ai Trasporti, Marco Gabusi.
«Nel periodo della pandemia – ha ricordato il presidente Corsaro – i sindaci piemontesi sono stati formidabili. Il ricordo e la memoria vanno ai colleghi Carlo Cabrio (sindaco di Salussola), Giuseppe Panaro (sindaco di Castelletto d’Erro) e Luciano Abate (sindaco di Vigone) che hanno perso la vita sul campo, a causa del Covid. Oggi – ha detto ancora Corsaro – la sfida si presenta difficile per via delle carenze e delle difficoltà che si sono accumulate in almeno due decenni, sia per la burocrazia sia per la carenza di personale, di segretari comunali e di professionalità specialistiche in grado di ‘reggere il colpo’. L’invito che rivolgo, pertanto, agli amministratori piemontesi è quello di non smettere mai di rimoboccarsi le maniche».