Il consiglio comunale ci riprova: convocato per giovedì pomeriggio

Si ritenta la surroga dei componenti dimissionari, ma c’è da approvare anche piano e tariffe per la raccolta rifiuti

Dopo due sedute infruttuose (sia pur per ragioni differenti) il consiglio comunale di Vercelli ci riprova: giovedì pomeriggio (data per scontata la mancanza del numero legale alla prima convocazione di mercoledì) i membri dell’assemblea cittadina sono chiamati a riunirsi. Tra le 13 e le 15 è riprogrammata la surroga dei quattro consiglieri dimissionari (Massa, Comella, Tosi e Capra) e a seguire sono all’ordine del giorno, oltre alle risposte alle interrogazioni, l’approvazione del piano finanziario  2018 per la gestione dei rifiuti e la conseguente determinazione delle tariffe della Tari.

Difficili dire come finirà: la maggioranza ha adottato, mercoledì scorso, la nuova soglia degli 11 consiglieri presenti per dichiarare valida la seconda convocazione, la minoranza contestando tale scelta è ha di fatto bloccato le surroghe. Inevitabili le polemiche durante e dopo il consiglio con la minoranza a gridare al “golpe” per l’atteggiamento assunto dalla maggioranza e il Pd a replicare a muso duro con un documento approvato dall’assemblea provinciale con il quale si stigmatizza «con forza il comportamento antidemocratico e incivile tenuto dai consiglieri dei gruppi di minoranza in consiglio comunale che hanno volutamente impedito il ricostituirsi dell’organo assembleare non permettendo l’ingresso dei consiglieri subentranti, democraticamente eletti e rappresentanti una parte degli elettori vercellesi. Allo stesso tempo l’assemblea stigmatizza il comportamento irresponsabile di alcuni consiglieri, eletti nelle liste del Partito democratico e poi usciti dal gruppo consiliare, i quali hanno assunto posizioni intenzionalmente finalizzate allo stallo politico-amministrativo del consiglio comunale stesso».

Sul fronte opposto SiAmo Vercelli replica e va al contrattacco: «Lo strappo compiuto dall’Amministrazione Forte e dal Pd è un atto grave, che lede le prerogative del Consiglio Comunale e richiede una risposta decisa e immediata. Non si può calpestare la sovranità dei consiglieri di Vercelli. Sembra un fatto tecnico amministrativo e, come tale, lontano dai bisogni delle persone e della città. Invece, quello che è successo nel Consiglio di mercoledì 21 marzo dimostra la volontà caparbia di sindaco e maggioranza di resistere attaccati alla seggiola, contro tutto (la caduta libera di Vercelli) e tutti (cittadini e consiglieri comunali)». Per queste ragioni Siamo Vercelli ha deciso di ricorrere al Tar: «Per difendere fino in fondo la legge e la sovranità del Consiglio».

E’ opinione diffusa che, comunque vadano le cose in aula, gli strascichi legali non mancheranno…