Elisabetta Dellavalle “spiega” le sue dimissioni dalla giunta Forte

«Volevo essere un assessore “tecnico”, ma mi sono resa conto che non era possibile». La solidarietà di Studiodieci

Il municipio di Vercelli

Dopo le parole del sindaco, Maura Forte (riportate sul Corriere eusebiano in edicola e visionabili cliccando sulla prima pagina in versione pdf presente sulla home page di questo sito, ndr) arrivano le spiegazioni di Elisabetta Dellavalle: stiamo parlando, ovviamente, delle dimissioni dell’assessore agli eventi culturali e ai beni museali protocollate qualche giorno fa. Dellavalle affida le sue motivazioni a una lettera inviata alle testate giornalistiche che riportiamo integralmente: «Non è stata una scelta facile. Anzi. Come tutte le scelte serie è stata frutto di molti pensieri e di dubbi. Ma andava fatta, per l’idea che ho di chi e che cosa debba essere un assessore al servizio della sua città: una persona corretta, motivata, preparata, messa nelle giuste condizioni di chiarezza ed assunzione di responsabilità per lavorare al meglio, per il bene comune. Quindi poter servire la mia Città, che amo profondamente, è stato per me un onore. Incarico assunto e certamente dovuto alla volontà del sindaco, che ha così inteso valorizzare mie competenze e professionalità, e che per questo davvero ringrazio. Per dovere di chiarezza ribadisco che non sono mai stata, né ho mai chiesto di essere, l’assessore alla cultura, delega da sempre del sindaco, ma che ho dato del mio meglio per operare nel circoscritto ambito che mi è stato assegnato e con le esigue risorse economiche del settore di riferimento. Con deleghe più ampie, da me più volte richieste, avrei di certo potuto fare meglio e di più. Ma non dipendeva da me.

Nonostante questi limiti concreti, sono orgogliosa di aver realizzato, tra gli altri, eventi che mi stanno particolarmente a cuore: il ciclo di conferenze “Marco Polo” che, grazie alla collaborazione tra Comune ed Università Popolare, ha animato la Biennale Italia-Cina coinvolgendo scuole e pubblico, la mostra “Un Amore” di Enrico Villani, personale che ha fatto conoscere l’arte pittorica del nostro grande architetto alla città, l’evento di Natale “Born-Luce del Mondo” che, offrendo il sabato 19 dicembre visite serali e gratuite di Musei cittadini e chiese dell’Arcidiocesi vercellese ha fatto conoscere queste nostre bellezze a più di 600 visitatori in sole 4 ore di apertura. Piccole ma preziose cose che, almeno per me, hanno segnato la mia presenza nella giunta di Maura Forte.

Sempre per chiarezza estrema mi occorre riconoscere ora la mia seconda, e non meno grave, fragilità: la visione politica. In luogo della mia storia personale, da sempre vicina al centro – sinistra, ho invece creduto, non essendomi candidata alle ultime amministrative, ed essendo stata contattata direttamente dal Sindaco, di poter essere un assessore di tipo “tecnico”, come molti ce ne sono stati in passato, ma riconducibile all’area politica dell’attuale amministrazione. Solo ultimamente mi si è reso evidente che così non poteva essere, e che la giunta deve essere politicamente rappresentativa di una maggioranza consigliare così differenziata ed esigua. E ben lo comprendo. Nel rispetto della mia persona, però, avrei meritato sin da subito assoluta chiarezza al riguardo, condizione essenziale per operare in modo adeguato. Ringrazio di cuore tutti i consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza, che mi hanno sempre dimostrato amicizia e solidarietà, nonché il presidente del consiglio che tutti li rappresenta, e gli altri componenti della giunta.

Ora tutto per me riparte da zero: negli ultimi 30 anni mi sono occupata sia di comunicazione che di progettazione nell’ambito della cultura e dell’ arte.
In questi ambiti continuerò ad operare, trasformando le idee in progetti che migliorino l’essere stesso del vivere in città. Cucendo le cose buone in modo concreto ma bello, appagante, alto. E’ questo che so fare e che continuerò a fare».

Va registrata, sulla vicenda, una presa di posizione dei responsabili della galleria d’arte Studiodieci: «Noi di studiodieci abbiamo avuto modo di conoscere Elisabetta Dellavalle nel corso del nostro ormai cinquantennale percorso artistico. Molto il lavoro insieme dovuto alla sua reale conoscenza del “contemporaneo”. Molta sua lunga appassionata militanza in questo giardino fiorito che è l’Arte di oggi. Immediata la nostra soddisfazione dopo la sua presenza in giunta Forte. La donna giusta al posto giusto, con le reali competenze, con professionali capacità organizzative (dolcissimo il progetto born). Ignoriamo le dinamiche di una complessa gestione comunale… ma queste parole sono per Betty, per esortare l’assessore Elisabetta Dellavalle a ripensaci e, come ha fatto da sempre, a tornare in campo a combattere per l’arte. Costi quel che costi».