Il Comitato acqua pubblica: «No a quel ricorso al Tar del Comune di Vercelli che ci costerebbe 27mila euro…»

Riceviamo e pubblichiamp questo comunicato del Comitato acqua pubblica Vercelli.
«Nel 2011 in Italia oltre il 95% dei votanti – e a Vercelli il risultato non fu diverso – si espresse, nel referendum sul servizio idrico, a favore della gestione pubblica dell’acqua. Nel 2024 i Comuni, le Unioni montane e le Province riunite nell’assemblea dell’ambito Biellese-Vercellese-Casalese si sono espresse, a stragrande maggioranza, per la scelta del modello di gestione del servizio idrico totalmente pubblico in house. A Vercelli, ai banchetti allestiti in piazza, più di 400 cittadini hanno firmato la petizione per la gestione pubblica dell’acqua. Il commissario ad acta nominato dalla Regione, dopo aver sentito gli enti territoriali e verificato la sostenibilità economica, nel febbraio 2025 ha emesso un provvedimento che apre la strada alla gestione pubblica.
Cosa fa ora il Comune di Vercelli? Per mantenere anche il socio privato nella compagine che gestisce il servizio, che permetterebbe di continuare con la spartizione dei dividendi derivanti dalla vendita dell’acqua, la Giunta decide di presentare ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale: tra incarico all’avvocato e spese di giudizio il ricorso costerebbe alle casse comunali – per ora – più di 27 mila euro. La determina è pubblicata all’albo pretorio. L’attuale sindaco fino a poco tempo fa si era schierato per la gestione completamente pubblica dell’acqua: quando era consigliere di minoranza aveva anche sottoscritto una mozione in tal senso. Ora non solo ha cambiato idea, ma decide insieme alla Giunta comunale di ricorrere al tribunale amministrativo contro il provvedimento commissariale che va nella direzione di una possibile gestione pubblica del servizio nell’intero Ambito.
Il Comitato acqua pubblica Vercelli stigmatizza l’uso di risorse pubbliche – denaro dei cittadini – deciso dal Comune per tentare di bloccare il percorso verso una gestione completamente pubblica, e senza lucro, del servizio idrico».
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