Il nuovo assessore alla sanità regionale ha incontrato i direttori delle Asl
L’assessore alla sanità, Antonio Saitta, ha incontrato venerdì i direttori generali delle aziende sanitarie regionali.
Il primo incontro ufficiale, dopo la nomina ad assessore, ha consentito una ricognizione ad ampio raggio delle principali questioni che dovranno essere affrontate nei prossimi mesi, «con un approccio – ha dichiarato Saitta – improntato al realismo e al gradualismo. Ho esposto il metodo di lavoro ed il percorso che come Giunta intendiamo definire, consapevoli dell’importanza che la sanità riveste per i cittadini».
Tra i temi affrontati, la revisione della rete ospedaliera, il rapporto con gli erogatori privati e con le case di cura (Saitta ha raccomandato massima vigilanza soprattutto nel periodo estivo per evitare il ripetersi di casi come quello segnalato nei giorni scorsi), la continuità assistenziale, la centralizzazione degli acquisti di beni e servizi per conseguire i risparmi previsti dal piano di rientro, la riduzione delle liste d’attesa con interventi strutturali, gli investimenti per l’edilizia sanitaria.
L’assessore ha anche illustrato i contenuti del nuovo Patto per la salute sottoscritto giovedì a Roma e che, nei prossimi mesi, sarà integrato da una serie di accordi a livello di Conferenza Stato- Regioni- Autonomie locali.
Da parte dei direttori generali sono stati esposti i principali problemi, con la rinnovata disponibilità a collaborare con la struttura dell’assessorato.
«Con la nomina del nuovo direttore alla Sanità avremo presto un assetto che ci consentirà di interloquire in maniera efficace con Roma dove si giocano partite rilevanti per il nostro futuro e di gestire dal punto di vista tecnico operativo le questioni più rilevanti. Alla politica spettano le scelte di fondo, che non devono essere calate dall’alto e devono essere spiegate alle comunità locali, tenendo conto però del quadro generale delineato dal nuovo Patto per la Salute » ha detto Saitta.
Infine, l’assessore ha invitato i direttori generali ad una particolare attenzione sul fronte della comunicazione e dell’ascolto del cittadino, «le cui esigenze e necessità devono essere più che mai al centro dell’attività di tutti gli operatori della sanità piemontese».