La minoranza consiliare attacca sulla Polioli

«Sull’ennesima crisi industriale che colpisce il capoluogo registriamo l’assenza di iniziative dell’amministrazione»

E’ frontale l’attacco dei consiglieri comunali di minoranza del Comune di Vercelli Maria Pia Massa, Giorgio Comella e Luigi Colombi sulla questione relativa alla crisi dell’azienda chimica cittadina Polioli: «Non possiamo che unirci alla delusione e al rammarico espressi dai Sindacati attraverso gli organi di stampa per l’incomprensibile assenza di iniziativa e il totale silenzio del Comune di Vercelli sulla crisi della Polioli – scrivono i tre consiglieri in una lettera aperta ai giornali – Ancor più incomprensibile perché lo scorso 27 marzo, alla presentazione in Consiglio comunale del nostro ordine del giorno in cui si chiedeva l’assunzione di immediate iniziative, abbiamo riscontrato, oltre all’unanimità dei Consiglieri, soprattutto una forte presa di posizione del Sindaco che assicurava tutti noi di aver già intrapreso contatti con l’azienda e di voler proseguire nella direzione indicata dall’ordine del giorno. Siamo dunque allibiti nell’apprendere che, a distanza di oltre una settimana, non siano ancora state sentite le organizzazioni sindacali. Come abbiamo avuto modo di dibattere nel corso del Consiglio comunale, crediamo che il caso Polioli rappresenti l’ennesimo e forse non ultimo episodio di criticità che, nella situazione di crisi perdurante, rischia di produrre il quasi totale smantellamento delle attività industriali storiche sul territorio del capoluogo.

Per queste ragioni riteniamo che la nostra comunità abbia il dovere di allestire un’immediata linea di resistenza, con il Comune di Vercelli che, insieme alle altre Istituzioni, associazioni e forze sociali promuova e cerchi di vitalizzare un tavolo in grado di tentare risposte per il mantenimento dell’esistente. Abbiamo anche evidenziato come le riforme introdotte dalla ministra Fornero producano allungamenti dei tempi di crisi decisamente maggiori del passato, con conseguenti possibili ulteriori disagi sul reddito dei lavoratori. La richiesta al Sindaco era pertanto stata di allargare la convocazione anche ad altri soggetti, quali gli Istituti di Credito, Atena, Atc, per esaminare possibili criteri e procedure di gradualità o calmierazione su temi di ordine economico quali mutui, tariffe, bollette, ecc.,  per lavoratori in particolare difficoltà a seguito della crisi della propria azienda. Noi dunque rinnoviamo con forza al Sindaco la richiesta di voler celermente ottemperare all’ordine del giorno approvato il 27 marzo scorso, secondo quanto contenuto nel documento ed emerso nel dibattito conseguente».