L’assessore Coppo: «Tra i “cimeli” nulla che riguardi la grande Pro»

La relazione del perito parla di «trofei relativamente recenti e senza valore storico» con una stima commerciale 5.723 euro.

Andrea Coppo con Maura Forte

Continua a infuriare la polemica sui cimeli della Pro Vercelli, andati all’asta martedì a Pray e assegnati a un professionista di origini vercellesi, ma residente a Parma per un controvalore di 17mila euro. Il fatto che non sia stato il Comune di Vercelli ad aggiudicarsi la gara (l’amministrazione si è fermata a un’offerta di 4mila euro) ha provocato le reazioni non solo dei tifosi, ma anche del presidente della Pro, Massimo Secondo, che si è detto «dispiaciuto e amareggiato» dichiarando vi volersi impegnare a riportare i trofei a Vercelli.

Ora interviene, con una nota dettagliata, l’assessore al bilancio del Comune, Andrea Coppo, che mette i puntini sulle “i”: «Il mio amico Mario Aietti che ha frequentato quasi vent’anni, molto di più del sottoscritto, la sede storica della Pro Vercelli di Via Massaua, inspiegabilmente demolita tra l’indifferenza generale, ha posto l’accento su una questione determinante sulla quale il sottoscritto, in qualità di tifoso e di sportivo, si sente in dovere di intervenire per rispetto ai tifosi delle bianche casacche. La questione sollevata e da approfondire è la seguente. Quali sono i cimeli e i trofei della gloriosa Pro Vercelli oggetto dell’asta pubblica di martedì 12 gennaio che tanto clamore hanno suscitato nell’opinione pubblica? Credo che quest’aspetto sia fondamentale per comprendere l’operato dell’Amministrazione comunale. Ci viene in soccorso la relazione tecnica o perizia asseverata redatta dal perito incaricato dal Tribunale in ordine al Fallimento n. 05/2013, la quale sotto la lettera A elenca i beni oggetto della gara. Cito testualmente:

……..omissis……

  1. A) Trofei, ecc.
  • trofei vinti principalmente dalle divisioni giovanili e allievi della società in tempi recenti, quindi di nessun valore commerciale;
  • uno stemma della Società, in metallo, commemorativo del centenario della Società;
  • due quadri, uno raffigurante il Presidente storico della Società, Luigi Bozino; l’altro raffigurante detto Presidente, le squadre vincitrici di scudetti e alcune scene di gioco, del periodo storico degli scudetti del Campionato nazionale.

….…omissis……..

Tutti i trofei sono relativamente recenti e senza valore storico, salvo miglior verifica all’atto del loro trasloco.

……omissis…….

Valore totale dei beni materiali (comprensivo dei mezzi di trasporto, abbigliamento sportivo, mobili e macchine d’ufficio = euro 5.723).

Per maggior informazione vale la pena di ricordare che i mezzi di trasporto erano già stati venduti e l’abbigliamento sportivo e i mobili non facevano parte della gara in quanto deteriorati.

Appare dunque evidente come la relazione tecnica del perito e il documento inventariale allegato non contengono alcun oggetto significativo di un glorioso passato sportivo della Pro Vercelli. Infatti non vi è alcun riferimento né ai cimeli, coppe o trofei, degli anni degli scudetti, né al medagliere simbolo della Pro Vercelli né ai riconoscimenti ricevuti dal Coni e dalla Federcalcio per meriti storici e sportivi (stella d’oro e collare d’oro), ma solo ai due quadri di cui sopra e allo stemma commemorativo del centenario di fondazione».