No green-pass sfilano a Novara atteggiandosi a prigionieri di Auschwitz. La comunità ebraica: «Gente senza memoria e rispetto per chi ha sofferto davvero»

Una foto dell'indecorosa messa in scena dei no green pass a Novara

Ha avuto rilievo nazionale l’indecorosa messa in scena di alcuni manifestanti no green pass che ieri hanno sfilato per le vie di Novara definendosi e atteggiandosi come novelli “prigionieri di Auschwitz”, andando ben al di là del ridicolo. l’episodio ha provocato la giusta reazione della Comunità ebraica di Vercelli, Biella, Novara e Vco che ci ha inviato una nota molto dura nei confronti di questi manifestanti: «I partecipanti, addobbati con stracci, quali pettorine a strisce verticali bianco/grigio, corredati di corde che simboleggiavano un filo spinato, hanno voluto equipararsi ai deportati di Auschwitz; forse ancora oggi queste persone non sanno nulla di quello che hanno affrontato tutti coloro che hanno subito uno sterminio inumano, macchia indelebile della nostra Storia. Non sanno che la loro rappresentazione di “Libertà negata” a causa delle misure contro la pandemia attuale, è stata offensiva nei confronti della Memoria di tutti gli italiani, ebrei e non ebrei trucidati nei Campi. Oltretutto il corteo si è svolto proprio nel giorno della vigilia della festività nazionale, civile e religiosa di Ognissanti, seguita dalla commemorazione di tutti i Defunti, secondo il precetto Cristiano e Cattolico, evidenziando una mancanza di riguardo, per non dire un oltraggio, anche al ricordo dei tanti cittadini morti a causa del Covid, e la rappresentazione piena del degrado e dello scadimento della coscienza umanitaria e civile, nonché della sconfitta del sempre atteso e auspicato progresso culturale, che la città di Novara certo non merita».