Novara-Vercelli e Pedemontana: summit tra Regione e Toninelli
L'assessore Gabusi: «Il collegamento tra i due capoluoghi è una priorità strategica, ma serve un progetto esecutivo»
«La strada tra Vercelli e Novara è importante in sé e lo è ancora di più nell’ottica di completare un collegamento più efficiente tra il Piemonte orientale e quello occidentale, partendo appunto da Novara per arrivare a Cuneo, passando per Vercelli, Asti e Alba», parola di Marco Gabusi, assessore ai trasporti della Regione Piemonte. Affiancato dal collega di giunta Roberto Rosso e dal consigliere regionale Carlo Riva Vercellotti, Gabusi ha riferito sui contenuti di un summit svolto mercoledì mattina al ministero per le infrastrutture con il responsabile del dicastero Danilo Toninelli. La conferenza stampa, tenuta a Vercelli nei locali di Palazzo Verga, ha consentito di fare il punto su diversi dossier che interessano il territorio. Per quanto riguarda il raddoppio della Vercelli-Novara, l’idea è di trasformarla in una sorta di autostrada “leggera” con due corsie per senso di marcia che andrebbero a raccordarsi con le tangenziali dei capoluoghi: «Occorre – ha detto Gabusi – dotarsi al più presto di un progetto esecutivo che, al momento, non c’è e questo certamente è un problema da superare».
Altro capitolo: il completamento della Pedemontana da Masserano a Ghemme. Qui gli ostacoli sono di altra natura: il progetto c’è ed è finanziato, ma persistono delle problematiche legate ai mancati nullaosta da parte dei Ministeri dell’Ambiente e dei Ben Culturali: «Toninelli – ha detto ancora Gabusi – ci ha garantito il suo interessamento per sbloccare la situazione e quindi i lavori».
Infine il tema collegamenti ferroviari: è pronto un bando nazionale da 3,7 miliardi per il rinnovo del materiale rotabile, che potrebbe consentire un miglioramento delle dotazioni anche sulla linea Torino-Milano. E’ stato Riva Vercellotti a commentare: «Da un calcolo sommario al Piemonte dovrebbero arrivare almeno 300 milioni, estremamente utili per garantire ai nostri pendolari di viaggiare in condizioni più vivibili e dignitose».
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