Prefettura: approvati i progetti per potenziare la video sorveglianza nei comuni vercellesi
Nella mattinata del 24 aprile, in Prefettura a Vercelli, si è svolta una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica dedicata all’esame e all’approvazione preventiva di tredici progetti per l’installazione e l’implementazione di sistemi di videosorveglianza, presentati da altrettanti Comuni del territorio che hanno aderito ad un apposito bando per ottenere il finanziamento statale, autorizzato dal legislatore per l’anno 2023 con una spesa complessiva di 19 milioni di euro per l’intero territorio nazionale e disciplinato dal decreto adottato in data 20 dicembre 2023 dal Ministro dell’Interno, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, recante i criteri di ripartizione delle cennate risorse.
Alla riunione, presieduta dal Prefetto, dott. Lucio Parente, hanno partecipato l’Ing. Marco Ferraris, in rappresentanza della Provincia di Vercelli, il Questore, dott. Giuseppe Mariani, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Col. Emanuele Caminada, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Col. Ciro Natale, e i Sindaci e/o Rappresentanti delegati dei Comuni di Albano Vercellese, Balmuccia, Boccioleto, Crova, Motta De’ Conti, Quarona, Rive, Sali Vercellese, Santhià, Scopello, Stroppiana, Trino e Tronzano Vercellese, che hanno presentato i progetti in parola.
Per poter presentare istanza di finanziamento, i Sindaci dei Comuni interessati hanno preliminarmente sottoscritto con il Prefetto il “Patto per l’attuazione della sicurezza urbana”, che suggella il valore della coesione sociale all’interno di una rete di sinergie tra la Prefettura e i Comuni per rispondere ai bisogni emergenti della collettività, tra i quali la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, individuando come obiettivo prioritario l’installazione di impianti di videosorveglianza in determinate aree “sensibili” dei territori comunali per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria, nonché per la promozione del rispetto del decoro urbano.
Al termine dell’esame, il Comitato ha valutato positivamente gli elaborati progettuali, tenuto conto, altresì, della valutazione tecnica espressa della Zona Telecomunicazioni della Polizia di Stato “Piemonte e Valle d’Aosta” in merito all’accertata conformità dei progetti stessi alle caratteristiche prescritte dalle direttive del Ministero dell’Interno in materia.
Nel corso della riunione, è stata espressa unanime condivisione per tutte le iniziative progettuali in esame in quanto rispondenti alla domanda di sicurezza dei cittadini, ed è stato rilevato che l’installazione ovvero l’implementazione dei sistemi di videosorveglianza rappresentano un’importante opportunità per i Comuni interessati, in particolare per quelli di piccole dimensioni e con minori disponibilità finanziarie, ai fini del potenziamento delle tecnologie di contrasto all’illegalità che rivestono una funzione deterrente ed hanno un’intrinseca utilità info-investigativa di supporto alle attività delle Forze dell’Ordine, in un’ottica strategica per il controllo del territorio e la prevenzione e repressione degli illeciti.
Il Prefetto, unitamente ai vertici delle Forze dell’Ordine, ha espresso apprezzamento per la sensibilità dei Sindaci che, nell’ottica strategica di innalzare ulteriormente il livello di sicurezza dei cittadini, hanno aderito all’iniziativa con una quota di cofinanziamento – pur in presenza di minori disponibilità finanziarie – ai fini della realizzazione dei progetti di videosorveglianza, evidenziando che la partecipazione attiva di tutte le Istituzioni ed il supporto offerto alle Forze di Polizia attraverso l’implementazione dei sistemi di videosorveglianza, sono fattori di forza nella lotta ad ogni forma di criminalità”.
In esito alle valutazioni del Comitato, tutti i tredici progetti sono stati inviati con parere favorevole agli uffici del Ministero dell’Interno che valuteranno la finanziabilità degli stessi e adotteranno una graduatoria nazionale tramite un’ apposita Commissione centrale sulla base dei criteri stabiliti dal cennato decreto ministeriale.