Presidio della Cgil davanti al S. Andrea: «Senza assunzioni la sanità pubblica muore»

Il presidio del sindacato davanti all'ospedale S. Andrea

Presidio davanti all’ospedale S. Andrea, questa mattina venerdì 16 febbraio, organizzato dalla Cgil per protestare contro una serie di situazioni critiche che toccano la sanità locale: «Sono ormai passati 7 mesi da quando la Regione ha sottoscritto l’accordo con i sindacati per l’assunzione di personale – spiegano dalla Cgil – Assunzioni che avrebbero dovuto risolvere le ataviche carenze riguardanti l’Asl di Vercelli. Con l’accordo del 7 luglio 2023 la Regione aveva preso l’impegno di investire risorse straordinarie per assumere personale che colmasse non solo il turnover ma anche per il potenziamento della sanità territoriale».

Ma ad oggi, secondo il sindacato, non si vede nulla di quanto concordato: «Le assunzioni sono state poche e insufficienti, le stabilizzazioni sono in ritardo, la sanità territoriale si presenta come una serie di “scatole vuote”. Inoltre da dicembre l’Asl Vc non garantisce la continuità assistenziale per i pazienti dimessi. I posti letto del Cavs di Gattinara sono pochi e di difficile raggiungimento. Le famiglie della provincia vercellese sono costrette a pagare di tasca propria un posto letto per il recupero del proprio malato. A questo si aggiunge la riduzione dei posti letto, il risultato sono i Pronto soccorso intasati».

Ultima nota polemica: «Nel frattempo si tagliano i nastri d’inaugurazione, come per il Dea di Vercelli o per la tanto sbandierata Rianimazione di Borgosesia, che rimangono chiusi e inattivi per carenza di personale, mentre continua la fuga di medici, infermieri, tecnici, fisioterapisti».