Sindacati in piazza Cavour contro il ridimensionamento della sanità vercellese
Riceviamo e pubblichiamo questo comunicato stampa dei sindacati di categoria della sanità vercellese: «Le rappresentanze sindacali che lavorano e vivono la quotidianità della sanità vercellese e valsesiana non ci stanno ad assistere all’ennesimo gioco del tiro a segno dove i tiratori si scambiano a seconda dell’avvicendarsi delle parti politiche mentre il bersaglio resta la sanità pubblica.
Da anni responsabilmente ed in piena solitudine, lavoratori e sindacati hanno battagliato per servizi sociosanitari adeguati . mentre i piani di rientro affliggevano la sanità pubblica a fronte del debito regionale crescente .
Il nostro non vuole essere un attacco dal sapore ‘populista’ ma un appello a fare concretamente azioni volte alla difesa della sanità vercellese. Sono davvero troppe le volte nella storia della sanità vercellese che il fronte comune invocato dalla politica si è trasformato in una Caporetto di pazienti ed operatori.
Ricordiamo che l’ASL VC ha visto nei decenni precedenti la chiusura di 3 ospedali (Varallo-Santhià-Gattinara) sempre con la promessa di riconversione e potenziamento del territorio.
I tagli che si profilano nel giro di 2 anni a partire dal prossimo maggio sono la continuazione del Piano Sanitario approvato nel 2012 e assolutamente in linea con il Regolamento dell’ex ministro Balduzzi, contro cui i lavoratori piemontesi scioperarono e scesero in piazza a Torino.
Sono anni che i cittadini, i lavoratori e le loro rappresentanze sindacali confederali e di categoria attivi e pensionati denunciano la distruzione del Sistema Sanitario!
Non crediamo più al potenziamento del territorio o alla continuità assistenziale fuori dagli ospedali, che dovrebbero sostituirsi alla chiusura di reparti e riduzione di posti letto.
Infatti, sono mesi che nella città di Vercelli non esistono letti di continuità assistenziale ed in Valsesia la chiusura dei posti letto di lungodegenza nel Presidio di Gattinara non ha visto nessun investimento nell’area di riabilitazione ne’ si è istituito il famoso Cap (centro assistenza primaria).
Ma questi sono solo 2 esempi del decennale smantellamento della sanità vercellese, come peraltro in altre ASL regionali.
Per non parlare della grave situazione nei vari reparti causata da anni di reiterati blocchi delle assunzioni di personale sanitario che sta portando al collasso di intere Strutture, determinandone la chiusura nei fatti».
I prossimi tagli deliberati da questa giunta regionale in coerenza con il piano della giunta precedente determineranno la perdita di circa 80/90 posti letto tra Vercelli e Borgosesia con la possibile perdita di : Pneumologia, Malattie Infettive, Diabetologia, Gastroenerologia, Emodinamica, i letti di Oncologia e lungodegenza nel Presidio Vercellese . A Borgosesia ci sarà la possibile perdita di Cardiologia-UTIC Ostetricia, Ginecologia, Urologia-ORL; trasformando l’Ospedale in Presidio Territoriale come previsto dal piano Monferrino e confermato dal piano Saitta.
Cgil-Cisl-Uil e la Rsu Asl Vercelli-Valsesia non ci stanno all’ annientamento della sanità vercellese e porranno in essere nei prossimi giorni iniziative e mobilitazioni per contrastarla!
Il 6 gennaio i sindacati organizzeranno un volantinaggio in piazza Cavour a Vercelli per spiegare la situazione e sensibilizzare la cittadinanza.