Il sindaco chiede l’intervento del Prefetto e si rivolge alla Procura

Si inasprisce lo scontro in seno al consiglio comunale in vista della riconvocazione di giovedì pomeriggio

Maura Forte

Si inasprisce lo scontro tra giunta Forte e minoranza consiliare di Vercelli: domenica sera le opposizioni, unitariamente, hanno annunciato ricorso al Tar contro la decisione della maggioranza di aprire la seduta consiliare del 21 marzo con appena 12 consiglieri presenti (più il sindaco). Lunedì sera l’ufficio del sindaco ha diramato un lungo e articolato comunicato stampa che, al di là dei tecnicismi, rende noto che, di fatto, la giunta si appella a Prefetto e Difensore civico regionale per sbloccare la situazione di stallo determinatasi e chiede alla Procura della Repubblica di verificare se, nel comportamento dei consiglieri di minoranza che hanno negato la surroga dei consiglieri dimissionari, vi siano estremi di reato penale. Una presa di posizione, quest’ultima, davvero senza precedenti e che segnala uno stato dei rapporti in seno al consiglio comunale mai così logora.

Ecco il testo diramato dalla segreteria di Maura Forte: «Le dimissioni di quattro consiglieri comunali hanno determinato l’avvio della procedura di cui all’art. 38, comma 8, e all’art. 45, comma 1, del d.lgs. n. 267/2000 (Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali – TUEL), secondo cui il consiglio comunale, entro e non oltre dieci giorni, deve procedere alla surroga dei consiglieri dimissionari con separate deliberazioni, seguendo l’ordine di presentazione delle dimissioni. La delibera di surroga, per consolidato orientamento dottrinale e giurisprudenziale non è qualificabile come atto eventuale e discrezionale del consiglio comunale, bensì come atto dovuto, la cui mancata adozione si giustifica solo qualora siano rilevati motivi di ineleggibilità o incandidabilità del consigliere surrogante. Si tratta, quindi, di un atto espressione di attività amministrativa vincolata e obbligatoria che, in quanto tale, lo sottrae a qualsiasi relazione con la discrezionalità amministrativa e con l’identità politica di ciascun consigliere comunale. Mercoledì 21 marzo è stato convocato il consiglio comunale di Vercelli ma le deliberazioni di surroga sono risultate infruttuose per il voto contrario di alcuni consiglieri, senza che venissero evidenziate cause ostative di ineleggibilità o incompatibilità (peraltro rappresentando i consiglieri stessi in più occasioni l’idoneità dei surrogandi a ricoprire la carica, come si evince dai verbali della seduta stessa). E’ stato convocato per il giorno 29 marzo un nuovo consiglio comunale con all’ordine del giorno le surroghe dei consiglieri comunali. Nel caso dovesse mantenersi una situazione di stallo amministrativo il Comune di Vercelli si troverebbe nelle condizioni di non poter ottemperare ai suoi compiti istituzionali e i surrogandi vedrebbero violato un loro legittimo diritto sancito dalla normativa e dal voto dei cittadini. Con una nota in data odierna, l’amministrazione chiede al Prefetto, al Difensore civico regionale e al Ministero dell’interno di trasmettere specifico invito ai consiglieri comunali a deliberare la surroga dei consiglieri dimissionari e, in caso di mancata adozione di detta delibera, di nominare un commissario “ad acta” che provveda ad assumere gli atti necessari ai fini di consentire la surroga, così da permettere l’operatività dell’ente. E’ stato altresì chiesto alla Procura della Repubblica di valutare se vi siano comportamenti illegittimi, finalizzati esclusivamente ed intenzionalmente a procurare un danno ingiusto agli organi del Comune e alle loro prerogative, impedendogli di operare nell’interesse della collettività, costituenti fattispecie penale di reato».

E’ in questo clima che il consiglio comunale tornerà a riunirsi giovedì 29 marzo alle 13…