Un “tavolo” regionale per la valorizzazione degli oratori

La riapertura e la valorizzazione del valore educativo degli oltre 1.500 oratori presenti sul territorio sono i punti basilari del protocollo d’intenti condiviso da Regione Piemonte e Regione Ecclesiastica Piemonte e Valle d’Aosta.

Per raggiungere questi obiettivi viene costituito il Tavolo Oratori Piemontesi (Top). Formato da esponenti dell’Assessorato regionale alle Politiche sociali e della Consulta regionale di Pastorale giovanile, porrà l’attenzione su aspetti come le esigenze delle giovani generazioni, il riconoscimento della specificità degli oratori, il sostegno concreto alle loro figure educative e la promozione delle diverse attività.

Ad illustrare i contenuti del protocollo, venerdì mattina nella Sala della Trasparenza del palazzo di piazza Castello a Torino, i presidenti della Regione Piemonte Alberto Cirio e della Regione Ecclesiastica Piemonte e Valle d’Aosta, e monsignor Cesare Nosiglia. Con loro gli assessori alle Politiche sociali, Chiara Caucino, e ai rapporti con il Consiglio regionale, Maurizio Marronemonsignor Guido Gallese, vescovo delegato alla Pastorale giovanile, don Luca Ramello, responsabile regionale per la Pastorale giovanile, e don Stefano Votta, presidente Noi Torino APS Team Oratori Piemontesi.


“Noi crediamo nel valore sociale degli oratori per l’educazione dei nostri figli e per le nostre comunità e per questo desideriamo valorizzarli – ha sottolineato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio –. Con questo protocollo, per la prima volta, il loro ruolo viene riconosciuto in modo istituzionale e si gettano le basi per un lavoro di confronto costante attraverso l’istituzione di un Tavolo permanente per condividere la futura programmazione e avviare l’aggiornamento della Legge 26/2002 sugli oratori, che ha quasi 20 anni e ha bisogno di essere riattualizzata. Verrà finanziata annualmente con stabilità, perché l’attività degli oratori per noi è fondamentale. Quando le famiglie vanno a lavorare i bambini hanno bisogno di un posto in cui stare e lo Stato non può non pensare alle soluzioni di sicurezza e di valore educativo. Noi le diamo con un progetto concreto, ma in cui crediamo anche sotto il profilo ideale e spirituale”.

In particolare, per sostenere i servizi educativi complementari in quasi fase emergenziale sono stati stanziati circa 12 milioni di euro: 9,7 da parte dello Stato e 2 dalla Regione Piemonte tramite i fondi europei. Serviranno a sostenere le attività dei centri estivi, tra cui anche quelli organizzati dal sistema degli oratori.

“Il lavoro svolto insieme ha prodotto buoni frutti grazie ad un confronto sereno e costruttivo che per la prima volta ci ha consentito di predisporre un protocollo stabile e durevole che rappresenta il riconoscimento della fondamentale realtà degli oratori per l’educazione dei ragazzi e le necessità delle famiglie – ha affermato monsignor Nosiglia – Inoltre, gli oratori estivi riprenderanno secondo le modalità stabilite dalle normative ma salvaguardandone il ruolo. Nei mesi scorsi abbiamo condotto in e-learning la formazione degli educatori, che ci assicura sulla serietà del lavoro che svolgeranno. Auspico che i Comuni che saranno destinatari delle risorse stanziate da Governo e Regione tengano conto della specificità degli oratori, che rappresentano realtà di prim’ordine sotto i profili sociale e popolare, soprattutto per chi non ha la possibilità di permettersi una vacanza”.

Gli oratori riaprono, nel rispetto delle norme vigenti, come centri estivi e come attività educative ordinarie. È anche possibile la gestione in sicurezza delle attività dei centri di vacanza con pernottamento per bambini e adolescenti dai 6 ai 17 anni, noti come “campi estivi”.

L’assessore Caucino ha definito il protocollo “un momento che suggella un rapporto di grande collaborazione avviato in questi mesi e che la Regione intende proseguire in modo costante. E TOP nasce con la volontà di creare un dialogo assiduo e costante che porterà grande beneficio a tutti, e soprattutto ai bambini e ai ragazzi. Lo scopo è continuare a prendersi cura dei giovani in realtà di prossimità e punto di incontro vicini alla popolazione proprio come gli oratori“.

“La funzione sociale degli oratori – ha sostenuto l’assessore Marrone – è per esempio insostituibile nelle periferie, in particolare in una città come Torino, quale punto di aggregazione e trasmissione di valori di solidarietà dove si creano rapporti di amicizia che rappresentano il miglior antidoto al conflitto sociale che rischia di crearsi in periodi di emergenza come quello attuale. Prendiamo in mano questa sfida nella consapevolezza che bisogna continuare a dare ai giovani un’alternativa alla strada e forme di aggregazione per trasmettere valori educativi e un senso di identità alla comunità grazie alla loro radice cristiana. Mentre il Governo tiene chiuse le scuole, noi potendo riapriamo anche gli oratori“.

“I nostri oratori vivono di volontariato – ha concluso monsignor Gallese – E’ soltanto così che ci è possibile offrire delle attività e delle opportunità accessibili veramente a tutti, nelle quali si realizzano la vera integrazione sociale e la vera educazione al rispetto e alla stima reciproca di tutte le persone, anche molto diverse tra loro dal punto di vista sociale, economico e delle storie familiari”.


Il presidente Cirio e monsignor Nosiglia saranno presenti insieme all’apertura simbolica delle attività estive degli oratori che avverrà giovedì 2 luglio alle ore 12 presso l’oratorio Maria Regina della Pace, in corso Giulio Cesare 80 a Torino.