Valeri: «Il patrimonio dell’Asl rischia di finire a Torino»

La Finanziaria regionale costituisce un fondo comune di investimento cui le aziende sanitarie possono conferire i loro beni immobili

L’idea è “antica”: convogliare tutti i beni immobiliari di proprietà delle Asl in un unico fondo utile per placare le insaziabili necessità finanziarie di un settore, quello sanitario, che assorbe gran parte delle risorse della Regione Piemonte. Già l’idea è antica, ma ora è stata messa nero su bianco. Tradotta in norma nel freddo lessico del legislatore: articolo 7 della legge finanziaria regionale appena approvata dall’assemblea di Palazzo Lascaris. A lanciare l’allarme, l’immancabile Gilberto Valeri e il suo Gruppo di iniziativa di base, che mercoledì sera ha tenuto una conferenza stampa nella sede della Cgil di via Stara.

«L’articolo 7 – ha argomentato Valeri – contiene una serie di considerazioni generali anche condivisibili sulla necessità di una gestione unitaria dei beni immobiliari regionali. Ma, come spesso accade, il veleno sta nella “coda”, vale a dire nell’ultimo comma dell’articolo stesso. In sostanza la Regione da un lato si prepara a varare dei fondi comuni di investimento immobiliare e dall’altro “autorizza” gli enti del servizio sanitario regionale (leggasi le Asl) a trasferire in proprietà alla Regione i beni immobili ai fini del loro apporto ai fondi stessi il tutto tramite semplici “verbali di consegna”…».

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