Romagnano Sesia: va in scena il Venerdì Santo

Entra nel vivo la macchina organizzativa della Passione di Romagnano Sesia: è la 259a edizione, quella che andrà in scena dal 13 al 16 aprile prossimi.

ROMAGNANO SESIA – Entra nel vivo la macchina organizzativa della Passione di Romagnano Sesia: è la 259a edizione, quella che andrà in scena dal 13 al 16 aprile prossimi. Inalterato il programma, che unisce la tre giorni del triduo sacro (da giovedì a sabato) alla replica della sera del giorno di Pasqua, con il coinvolgimento di più di 300 personaggi e un paese intero mobilitato.
Diverse le novità, annunciate dal regista, il giornalista e scrittore Lorenzo Del Boca. <<La prima – spiega – riguarda i personaggi: andare in scena più volte richiede uno sforzo non indifferente, per questo si è pensato a “raddoppiare” nel tempo gli interpreti. Quest’anno, ad esempio, Paolo Gagliardini ha rinunciato al ruolo di Giuda: al suo posto ci saranno Alessandro Miolli e Micheal Barberis, che si alterneranno l’uno lungo il triduo e l’altro la domenica sera; nell’edizione successiva del 2019 si scambieranno>>. Novità anche per la Madonna: <<Anche qui c’è stata la rinuncia di Maria Grazia Tinelli e al suo posto ci saranno Rachele Palestro (veterana della Sacra Rappresentazione, ha già rivestito diversi ruoli) e Monica Binda (che già interpretò la Madonna in una rappresentazione dell’Epifania>>.
Si “sdoppiano” anche i Giudei: accanto agli storici Emilio Cavigioli e Alfredo Biolcati, che andranno in scena durante il triduo, ci saranno (di domenica) Andrea Zanotti e Cristian Russo.
Conferma piena per Gesù, i cui panni saranno vestiti da Andrea Ioppa; lo stesso vale per san Pietro, Giorgio Ioppa.
Governatore sarà Giuseppe Ruga mentre l’entrante annunciato per la prossima edizione, la 260a, sarà Michele Pettinaroli, che rispetta così una tradizione di famiglia nel rivestire tale ruolo.

Paolo Usellini

Note di storia
Il Venerdì Santo di Romagnano Sesia è una Sacra Rappresentazione, nata il 17 aprile 1729, nel giorno di Pasqua, con l’istituzione della Confraternita del Santissimo Enterro (che deriva dallo spagnolo entierro e significa “sepoltura”) composta da 33 uomini, tra i personaggi più illustri di Romagnano. Quale funzione avevano? Portare in processione, nella sera di Venerdì Santo, le statue del Cristo morto e della Vergine Addolorata. Nel corso della storia, la processione si completa e si amplia, aggiungendo all’inizio del Novecento, la messa in scena del gioco della veste del Cristo da parte degli sgherri sulla Scala Santa: in chiesa, davanti alle statue del Cristo morto e dell’Addolorata. Già dall’Ottocento, intanto, sono documentate anche la processione con il Cristo vivo in catene e, la sera, la processione drammatica con il Cristo Morto, processioni via via drammatizzate, con la presenza di personaggi abbigliati come i personaggi della Passione. I figuranti dovevano essere molti: legionari, veliti, Giuseppe d’ Arimatea, Nicodemo, Erode e giudei. Chi se lo poteva permettere si procurava armature e vesti adatte, mentre altri affittavano costumi teatrali; i ragazzi si truccavano da legionari romani, realizzando elmi di cartapesta, armi di legno e costumi con scampoli di stoffa. Insomma, tutta la popolazione partecipava a modo suo.
Nel 1934 il “comitato” propone una versione rinnovata del Venerdì Santo, introducendo le scene dell’Ultima cena e del Tribunale di Pilato, rappresentate il pomeriggio del Venerdì. Dopo l’interruzione del periodo bellico, la rappresentazione viene arricchita di nuovi “quadri” della Passione di Gesù Cristo, ispirati alle stazioni della Via Crucis e alle narrazioni dei Vangeli, organizzati secondo un percorso itinerante per il borgo. Ancora oggi la Sacra Rappresentazione avviene così. E’ questo che ancora oggi coinvolge emotivamente il pubblico. Fino agli anni Sessanta il Venerdì Santo ha avuto cadenza annuale, a partire dal 1971 biennale. Oggi (l’ultima edizione è la 2013) più di trecento tra attori e comparse in costume vi prendono parte tra le vie della città.
Rappresentazioni di tradizione simile nel Settecento si svolgevano in molte parrocchie delle diocesi di Novara e Vercelli, oggi restano la processione delle Macchine a Vercelli, durante la quale vengono trasportati, la sera del Venerdì Santo, gruppi scultorei raffiguranti scene della Passione, e la Sacra Rappresentazione di Sordevolo, che si svolge ogni cinque anni.
p.u.